Come precedentemente promesso  intendo porre l’accento sulle resistenze culturali relative all’approvazione del Registro della Bigenitorialità, comunque approvato dal Consiglio Comunale di Bologna nella seduta del 16 Ottobre visibile nel Video con tutti gli interventi.  Vi Invito a vederlo tutto, per apprezzare ogni intervento, compreso quelli di cui non faccio nota. E’ infatti utile cogliere le singole sensibilità di tutti i consiglieri e partiti.
“Genitori Sottratti” è un’associazione in rete con tantissime altre realtà nel Coordinamento italo-Europeo Colibrì. Ogni anno, osservando la scena socio-politica e le relative evoluzioni che avvengono in Italia (e in Europa), indichiamo alla folta popolazione di separati quali schieramenti politici siano favorevoli o meno e quali passi compiano rispetto le politiche sociali che li riguardano. Questo articolo, va infatti in quella direzione.

Anticipo alcune mie personali e doverose considerazioni in merito alla seduta ed ai suoi riflessi.

Il PD bolognese si è assunto la responsabilità di far approvare il Registro della Bigenitorialità, questo è un dato di fatto ed un segnale che ogni genitore saprà valutare nella totalità dell’operato di questo partito che purtroppo in vari anni di governo non ha mai messo mano a livello nazionale alla revisione dell’Affido Condiviso, pur con una decina di proposte di legge giacenti in parlamento, ma veniamo invece alla gestione cittadina, la Consigliera Isabella Angiuli ha compiuto in pochi mesi un impresa di tutto rispetto rendendo possibile la creazione del Registro della Bigenitorialità. L’idea che una città come Bologna possa mettersi al petto questa “medaglia” sarà certamente un bel biglietto da visita da esibire ad ogni altra città che volesse giustamente adeguarsi (pur con 11 anni di ritardo rispetto la legge 54/2006).

Ricordo che, invitato alla primissima audizione come rappresentante dei genitori separati, dissi che la cittadinanza lamentava fortemente l’insensibilità politica cittadina in merito al tema dell’affido dei minori per diseguaglianza imposta fra i genitori, e che molti di loro, avrebbero punito col voto questa “distanza”. Feci capire ai consiglieri che avrebbero fatto bene a responsabilizzarsi, potendo e dovendo attuare ciò che già molte altre città avevano valutato, riconosciuto, avvalorato e approvato. Feci questo discorso consapevole che la responsabilità politica nell’adozione del Registro della Bigenitorialità è determinante per vari motivi, in primis perché SENZA una equa informazione di entrambi i genitori è insensato parlare di AFFIDO MINORILE CONDIVISO, secondariamente, perché contribuire a far crescere una società migliore può avvenire unicamente attraverso un progetto che NON DISCRIMINI nessun genitore.

Veniamo al video. (link in fondo all’articolo)

Andando al minutaggio 01:58:30. La Consigliera M5S Elena Foresti Il cui profilo è qui: http://www.comune.bologna.it/consigliocomunale/persone/120:6855/36659  inizia il suo intervento mettendo in discussione la realizzazione del Registro della Bigenitorialità, perché reputa il Welfare bolognese inefficiente indicando uno scarso se non inesistente collegamento fra Servizi Sociali, Tribunali, Questura, Ospedali etc, aspetto che di fatto non consentirebbe di far “girare” rapidamente le informazioni comuni da veicolare ad entrambi i genitori. Aspetto certamente da valutare e tenere monitorato in futuro.

Vi invito ad ascoltare l’intervento perché è emblematica la sua posizione che vorrebbe rimandare al tribunale questa gestione del Registro, aspetto che da solo comporterebbe un articolo dedicato. Rilevo poi l’inadeguatezza dei termini utilizzati, come “Affidamento Congiunto”, ormai decaduto dall’ordinamento giuridico, sostituito dal 2006 con Affidamento Condiviso che non esclude l’altra forma più restrittiva, definita Affidamento Esclusivo.

Ma tornando alle dichiarazioni di Elena Foresti, ammesso che il Welfare non funzioni, in veste di cittadino mi chiedo come e perché non funziona in una città all’avanguardia come la nostra? Assumetevi l’impegno di farlo funzionare caspita! Ne abbiamo pieno diritto e se manca un consigliere al welfare, che si colmi la lacuna e gli si dia adeguati incarichi e responsabilità.

In merito poi all’esito della votazione e conseguente astensione al voto del M5S, mi chiedo perchè non abbia invece contribuito fattivamente ad approvare il Registro della Bigenitorialità per poi cercare di “collegare” tutte le parti del welfare affinchè il progetto potesse di fatto essere il migliore possibile?

Visti i “macro numeri coinvolti” fra separazioni e divorzi il tema è trasversale e dovrebbe trovare la massima disponibilità di ogni forza politica, auspica ragionevolmente il Consigliere PDL Marco Lisei nel sui intervento (02:23:28) dove chiaramente evidenzia la trasversalità del tema e la sua necessaria perfettibilità in termini pratici. Ma per i M5S non ci siamo!
La percezione che il M5S sia un contenitore politico difficilmente inquadrabile, costituito da molteplici anime transfughe da altri schieramenti politici è diffusa in tutto il paese, al punto di non risultare sempre “decifrabile”. Varie associazioni rivolgendosi a loro, con l’idea di riuscire ad attuare -L’innovazione possibile e sperabile-, si sono poi di fatto anche sentiti traditi da una speranza di cambiamento che non trova risposta. La soggettività degli interlocutori o talvolta la centralità di chi deve decidere, lascia sempre uno spazio al dubbio. La percezione è che le politiche di PARI OPPORTUNITA’ fra genitori, siano ostacolate e si tenda a favorire i già favoriti, cioè 1 solo dei 2 genitori, tendenzialmente sempre il solito. E’ un dispiacere per tanti genitori constatare che una nuova forza politica come questa, non possa come le altre contribuire fattivamente ad un progetto sociale così importante, dopo che vi avevano riposto speranze e fiducia. “Sperare” non è più il verbo da utilizzare, si guarda ai fatti e i fatti sono questi.

Veniamo all’intervento contrario di “Coalizione Civica”. La giovanissima rappresentante Emily Clancy il cui profilo è visibile al link sottostante: http://www.comune.bologna.it/consigliocomunale/persone/120:6855/36666

è interventa al minutaggio: 02:28:45. Merita l’ascolto perché evidenzia un pensiero chiarissimo in linea con lo status quo, addirittura rilevando l’inutilità del Registro della Bigenitorialità e la confusione che può destare. Evidenzia le diversità dei casi e dei vari affidi e critica uno strumento che appiani le differenze come il registro. Probabilmente la consigliera consapevole che l’enorme maggioranza di genitori affidatari sono mamme, non trovando adeguato alterare “l’attuale andamento applicativo della Legge sull’affido condiviso”.
In merito all’inutilità del Registro, cita poi l’esaustività a tal proposito della legge 54/2006 e le note del MIUR quali garanzie sufficienti a eliminare ogni ombra. Dimostrando così di fatto la sua inesperienza in materia separazioni e inconsapevolezza in merito all’assimmetrica applicazione della L. 54/2006, a ricaduta sui genitori e figli. Prende a riferimento l’opinione della giudice del tribunale della prima sezione bolognese Dott.ssa Betti che non trova utilità in questo strumento (ricordo che la Dott.ssa Berti dichiarava pubblicamente di non conoscere il Registro della bigenitorialità alla prima audizione pubblica in cui entrambi fummo chiamati a relazionare). La Clancy prosegue e ritenendosi (onestamente) inesperta ritiene inadeguato che il comune approvi il Registro della Bigenitorialità citando anche varie associazioni che come lei rappresentano il dissenso, adducendo la possibilità che adottandolo, aumenterebbe il conflitto fra i genitori senza essere funzionale ai figli.

Le basterebbe conoscere le indicazioni pediatriche e psicologiche degli studi più recenti per comprendere quanto siano importanti ENTRAMBI i genitori accanto ai figli e non uno solo, per iniziare ad interiorizzare che la separazione che coinvolgere gli adulti, non deve distanziare mai i figli dai loro genitori (salvo rari casi). Credo che, se le capiterà di avere un figlio maschio, che le donerà un nipotino, e malauguratamente si dovesse separare, come spesso accade e la nuora opponesse le peggiori resistenze ad una condivisione armoniosa dei figli, comprenderebbe solo allora che buona parte delle cose che ha sostenuto, cadrebbero. Manca a questa giovane consigliera la reale visione di tantissimi genitori coinvolti in separazioni affettive grazie ad un genitore ostacolante ed uno emarginato, e tutto ciò accade con l’avvallo di chi, come Lei, non vuole cambiare nulla evidentemente incassando adeguati vantaggi.

Ma a questo punto, perché due genitori sono meglio di uno solo? A che serve la visione Bigenitoriale? Ha un valore il “controllo” simmetrico dei figli dopo la separazione o divorzio? Ecco un recentissimo contributo stampa che può servire a far riflettere tutti: Scuola media: il Tar ha annullato la bocciatura dell’alunno, ma ha punito l’istituto non bigenitoriale: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/19/scuola-media-il-tar-ha-bocciato-listituto-perche-la-bigenitorialita-e-una-cosa-serissima/3922817/

Ora, vi lascio al video e al suo breve intervento (02:28:45) perché è giusto che ognuno si faccia una propria idea per cogliere le varie motivazioni di Coalizione Civica, comprese quelle del suo rappresentante Martelloni, al quale risponde poi il consigliere Licciardello egregiamente e con pragmatica acutezza. Invito tutti ad ascoltare gli interventi del consigliere Sassone, avvocato, che con esperienze specifica padroneggia questa realtà e coglie benissimo il senso del Registro della Bigenitorialità elencando i disagi che ben conoscono i genitori NON affidatari ma evidentemente che non conoscono tutti.

In etrema sintesi, tolta Coalizione Civica, contraria e M5S Astenuti, gli altri Consiglieri hanno votato a favore del Registro della Bigenitorialità e a loro va il nostro plauso di società civile per la sensibilità dimostrata. Ed ora, vedremo gli sviluppi.

Il video tratta varie sedute e votazioni della giornata, consiglio di scorrerlo

fino alla parte utile che inizia dal minutaggio 01:58:01 in poi.

(occorre flash player), Link al Video:
http://videocenter.lepida.it/videos/video/3335/in/channel/53/

Auguro a tutti Buona visione

Roberto Castelli, presidente Associazione Genitori Sottratti
Vice presidente Coordinamento interassociativo Italo-Europeo, Colibrì.