Diffondiamo il seguente comunicato  ed invitiamo chiunque
voglia portare una parola di vicinanza, a Francesco, di scrivergli alla sua mail:

 cellie.francesco@libero.it

 Protesta pubblica di Francesco Cellie, che sceglie la data simbolica del 25 e il 26 dicembre per iniziare lo sciopero della fame in Piazza della Vittoria a Brindisi.

“La notte del 24 il mondo cattolico festeggia la nascita del figlio di Dio, a me vogliono strappare il mio, di figlio” – dichiara il padre di Tuturano che da mesi si batte per il figlio che ha chiesto protezione – “non ho nulla da festeggiare questo Natale, impazzisco all’idea di mettere nel presepe il bambinello di coccio, e poi quello in carne ed ossa me lo portano via” .

“E’ assurdo per me pensare di poter festeggiare un Santo Natale Cristiano per poi permettere che di li a  poco “IL SISTEMA ERODE” me lo puo’ portare via per non meglio specificate mie conflittualita’ con la madre. Il bambino ha piu’ volte ribadito, anche ai giudici, che vuole stare con me non volendo continuare a vivere nella casa materna dov’è continuamente vittima di maltrattamenti di ogni tipo. I giudici non gli credono e, quasi come per punizione, lo vogliono rinchiudere in una casa famiglia in attesa che un consulente accerti che non sia vittima di un mio plagio (sarebbe, eventualmente, il primo caso al mondo in cui un padre non affidatario, con le poche ore a disposizione che ha durante la settimana,  sia riuscito nell’impresa di plagiare il figlio contro la madre!!! ASSURDO!!!)

Io ed il mio avvocato  Lorenzo Iacobbi, esperto matrimonialista del Foro di Taranto, nonchè componente del direttivo nazionale AMI, avvocati matrimonialisti italiani, non ci opponiamo alla CTU medica ma non è tollerabile che durante l’epletamento della stessa (andranno via molti mesi) mio figlio subisca l’ennesimo trauma di essere allontanato dal padre che ama e da cui è sempre stato protetto.Traumi su traumi per il mio bambino…la violenza subita, il coraggio di denunziarla e adesso la frustazione di non essere creduto anzi… di essere punito per quanto denunciato.

Un ringraziamento sentito anche all’altro mio difensore, lo stimato avv. penalista  e minorile Nicola Pileggi, del Foro di Brindisi, anch’egli associato AMI, il quale si sta battendo nelle aule penali per difendermi dalle calunniose e pretestuose accuse mosse a mio carico al solo scopo di screditarmi e far di me quello che in realtà non sono mai stato,ossia un genitore conflittuale!!

Niente cenone e dolci tradizionali, quindi, ma la forma pacifica di protesta civile come continuazione della lotta per garantire ad A. i suoi diritti di essere protetto da un ambiente maltrattante, essere ascoltato, tornare un bambino sereno”.

La redazione