Coordinatore9 Ottobre 2017

Da qualche giorno si parla di questa nuova figura nel panorama giuridico. E’ forte la curiosità e probabilmente anche le aspettative provenienti dal mondo dei separati, quello che ci compete. Il coordinatore genitoriale è già esistente negli USA (parenting coordinator) e anche se non sarà la soluzione a tutti i conflitti, speriamo possa riuscire per l’arduo compito che gli compete operando nel nostro paese funestato da un numero di separazioni che corrisponde alla metà delle unioni civili/matrimoni.
Dalla ricerca on line si evidenziano vari aspetti di questo nuovo profilo, intanto la figura entra in campo se esiste una forte conflittualità, è un ruolo che può essere ricoperto da altre professionalità, anche un assistente sociale uno psicoloco o un legale che faccia richiesta può assumerne le vesti.
E’ un professionista che s’inserisce nella filiera di “esperti” nell’ambito separativo, aggiungendosi a quelli che già mangiano alla tavola dei separati, è bene saperlo perché le separazioni comportano troppo spesso problemi economici e chi non sa risolvere in privato le proprie discussioni familiari e non è abbiente, ne soffrirà.

Solo il tempo ci rivelerà l’efficacia reale di questo nuovo attore della scena sociale, nel frattempo la considerazione doverosa è che rimaniamo in un sostanziale stand by. Ci rendiamo conto di quanto sarebbe opportuno operare scelte preventive e non solo curative, ovvero mettere in atto scelte che favoriscano la crescita della  società soprattutto in quanto a consapevolezza genitoriale in nome dei figli, prevenzione, educazione, crescita interiore, aspetti indispensabili per prevenire i danni anziché curarli solamente. Una campagna sociale di informazione sui principali media sarebbe auspicabile ma occorre una volotà precisa che non intravvediamo da nessuna parte avvalorati da un altra sensazione, nonostante la dimensione del fenmeno separativo !.

L’impressione è infatti che la tendenza non sia affatto cambiata e si perduri a voler mantenere il controllo/gestione dell’ “affaire separazioni. E niente più. Parallelamente non possiamo fingere di non esserci accorti che non è stato fatto alcun avanzamento, ad esempio, nelle proposte di modifica della legge sull’affido condiviso, nessuna campagna sociale sulla genitorialità consapevole e men che meno nelle scuole nessun corso destinato a far sapere quali siano i sacrosanti diritti dei nostri bambini nel permanere accanto ai loro genitori anche dopo una separazione e non diventare strumenti di ricatti, mentre senza che le famiglie ne vengano informate, l’educazione sul gender si è invece inserita senza se e senza ma, soprattutto senza chiedere consensi a nessuno. Ma questa è tutta un’ altra storia che ci parla di  tendenze e mire diverse.

Segnaliano spiegazioni integrative:

https://www.materalife.it/notizie/nasce-il-coordinatore-genitoriale/
http://piattaformainfanzia.org/rassegna/separazioni-arriva-il-coordinatore-familiare/
https://assistentesocialeprivato.it/consulenza-coppie-in-difficolta/
http://www.cattolicanews.it/separazioni-c-e-il-parental-coordinator
http://www.masterfamiglia.com/coordinazione-genitoriale.html

 

La redazione