Separarsi comporta spese enormi e non solo, comporta anche successivamente il dover tirare la cinghia, per molti anni.
In sè la separazione genera un volano-motore che distribuisce denaro e con la sua forza centrifuga lo allontana inesorabilmente da noi. Chi si rivolge ai tribunali una cosa la sa per certa, sa che gli uscirà di tasca senza mai più rientrarvi e non sempre questo meccanismo offre garanzia di giustizia.
Morale, facciamo appello ad un sistema sperando nella giustizia ed otteniamo la certezza di un sicuro impoverimento, e dall’altra parte? ecco una sintesi dai quotidiani di questi giorni.
In sè la separazione genera un volano-motore che distribuisce denaro e con la sua forza centrifuga lo allontana inesorabilmente da noi. Chi si rivolge ai tribunali una cosa la sa per certa, sa che gli uscirà di tasca senza mai più rientrarvi e non sempre questo meccanismo offre garanzia di giustizia.
Morale, facciamo appello ad un sistema sperando nella giustizia ed otteniamo la certezza di un sicuro impoverimento, e dall’altra parte? ecco una sintesi dai quotidiani di questi giorni.
Mentre il paese intero è chiamato a dover affrontare sacrifici, l’Associazione Nazionale Magistrati annuncia lo sciopero contro il blocco di scatti e stipendi dei magistrati definendolo: “Provvedimento incostituzionale” Al grido di: ° Noi no, i sacrifici non li facciamo° scendono sul piede di guerra, annunciando di voler gettare sabbia nel già incriccato ingranaggio della giustizia. Ieri il sindacato delle toghe s’è presentato a Palazzo Chigi per protestare con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e per ribadire che loro, di tirare la cinghia, non ci pensano proprio, minacciando di essere pronti allo sciopero bianco e anche ad altre forme di protesta alternative allo sciopero. Sebbene un recente studio del Consiglio d’Europa abbia messo nero su bianco che i magistrati italiani sono una vera e propria casta rispetto ai loro colleghi europei,infatti, lavorano meno, sono in di più e guadagnano meglio. Dati alla mano, in Italia ci sono 1292 tribunali contro i 595 inglesi e i 773 francesi. Ogni 100mila abitanti la Francia ha 11,9 giudici,la Spagna 10,1,la Gran Bretagna 0,7, l’Italia 13,7. In italia ogni toga ha 4,2 addetti mentre la Germania ne ha 2,9. Spese: nel 2006 abbiamo speso 4 miliardi 88 milioni di euro e rotti; la Francia 3 miliardi 350 milioni, la Spagna 2 miliardi 983 milioni e passa, l’Olanda un miliardo e mezzo circa.
Salario medio di giudici e pubblici ministeri: gli italiani con 122.278 euro,stanno meglio degli spagnoli (115.498 euro),dei francesi (105.317 euro) e dei tedeschi (86.478 euro). Dinanzi a tanto, i magistrati dovrebbero spiegare agli italiani perché, in un periodo di crisi in cui tutti accettano di fare sacrifici, solo loro dovrebbero essere esentati. Come i parlamentari e i dirigenti dello Stato fanno parte dei privilegiati. Anziché contribuire con qualche sacrificio (comunque limitato, e in ogni caso commisurato a trattamenti economici importanti a un momento delicato quale sta attraversando l’Italia) Dinanzi a dati così sconcertanti, verrebbe da chiedersi: “giustizia italiana, fiore all’occhiello dinanzi all’Europa” macchè, niente di tutto ciò, siamo equiparati in termini qualitativi e tempi al Gabon.
Salario medio di giudici e pubblici ministeri: gli italiani con 122.278 euro,stanno meglio degli spagnoli (115.498 euro),dei francesi (105.317 euro) e dei tedeschi (86.478 euro). Dinanzi a tanto, i magistrati dovrebbero spiegare agli italiani perché, in un periodo di crisi in cui tutti accettano di fare sacrifici, solo loro dovrebbero essere esentati. Come i parlamentari e i dirigenti dello Stato fanno parte dei privilegiati. Anziché contribuire con qualche sacrificio (comunque limitato, e in ogni caso commisurato a trattamenti economici importanti a un momento delicato quale sta attraversando l’Italia) Dinanzi a dati così sconcertanti, verrebbe da chiedersi: “giustizia italiana, fiore all’occhiello dinanzi all’Europa” macchè, niente di tutto ciò, siamo equiparati in termini qualitativi e tempi al Gabon.
Dicono che manchi la carte per le fotocopie nei tribunali perchè non ci sono piu’ soldi per la giustizia. Pare che se li siano tutti distribuiti fra stipendi e compensi. Domanda, quante risme di carta e toner per stampanti risulterebbero se riducessero di un terzo lo stipendo alla casta? la risposta, calcolatrice alla mano, la lasciamo a voi.
La redazione
Manovra: Alfano, lo sciopero dei magistrati e' uno sciopero politico
LUSSEMBURGO – ''Lo sciopero dei magistrati e' uno sciopero politico, il governo chiede ai magistrati un sacrificio cosi' come lo chiede alle altre componenti del Paese, pero' mi battero' e mi impegnero' a fianco dei giovani magistrati perche' su questo aspetto si chiede un costo individuale troppo alto''. Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, a Lussemburgo per il consiglio giustizia.
''Ai giovani magistrati si chiede un costo individuale troppo alto a fronte di un gettito complessivo abbastanza basso per il Paese, quindi mi impegnero' per risolvere nel percorso di conversione questo aspetto del problema'': lo ha detto il ministro della Giustizia.
Per Alfano, ''il governo chiede ai magistrati un sacrificio cosi' come lo chiede alle altre componenti del Paese''. Pero', ha aggiunto, ''c'e' un aspetto su cui mi battero' e mi impegnero' a fianco dei giovani magistrati''.
Perche', ha spiegato, quello delle giovani toghe ''e' un ambito di un problema piu' ampio'' e a loro ''si chiede un costo individuale troppo alto a fronte di un gettito complessivo abbastanza basso per il Paese. Quindi mi impegnero' per risolvere nel percorso di conversione questo aspetto del problema''.
LA REPLICA DELL'ANM: SCIOPERO E' CONTRO TAGLI PUNITIVI – "Nessuno sciopero politico, ma la risposta a tagli che riteniamo punitivi". Così l'Associazione nazionale magistrati, per bocca del suo presidente Luca Palamara, replica alle parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano. ''Deve essere chiaro – dice il leader dell'Anm – che i magistrati italiani per primi vogliono contribuire alla grave crisi economica a cui non intendono sottrarsi. Ma altro e' prevedere una situazione di iniquita' che penalizza oltremodo i giovani magistrati, tema sul quale e' lo stesso ministro a essere d'accordo''. ''Abbiamo voluto anche evidenziare – prosegue Palamara – come non possiamo essere solo considerati un costo per lo Stato, tant'e' che abbiamo indicato modalita' alternative per recuperare risorse , come ad esempio il taglio dei tribunali e il recupero delle spese di giustizia. Ma diciamo no – conclude il presidente del sindacato delle toghe- a tagli punitivi''.