Da: Mattino della domenica, 5.12.20 pag 6

Sempre più che mai ricorrente il tema dell’affidamento dei figli dopo il divorzio dei genitori. Procedure complicate, fin troppo per i ragazzi che in primis, come indica del resto il nuovo diritto del divorzio entrato in vigore il 1. Gennaio 2000, devono essere ascoltati in ogni procedura che li riguardano. Sempre più spesso, nel corso della separazione o del divorzio, il Giudice si affida a degli specialisti (psicologi soprattutto) per stabilire il miglior affidamento, ovvero quale dei due coniugi abbia maggiori capacità genitoriali. A far discutere è soprattutto la scelta dei periti o degli specialisti esterni (tutti incaricati dall’autorità sulla base di un mandato, pagato dall’Ente pubblico o dai genitori). È infatti stato segnalato che ad esempio le nostre preture lavorano sempre con gli stessi “mandatari” escludendo tutti gli altri specialisti dello stesso settore, senza fare alcuna rotazione.
Come precisa il deputato leghista Donatello Poggi, «sarebbe opportuno comprendere le motivazioni alla base di questa prassi ed apportare i dovuti correttivi». In sostanza, Poggi chiede quanti sono i casi e quali i costi sostenuti per le audizioni protette dei minori nei casi di separazione o divorzio, dall’entrata in vigore della nuova legge sul divorzio. Quante sono e quanto sono costate perizie, rapporti e valutazioni delle capacità genitoriali, se è vero che le autorità tutorie (CTR e AVT) pretendono delle valutazioni sulle capacità dei genitori ogni volta essi richiedano di comune accordo l’autorità parentale congiunta sui figli e a quanti periti fanno capo le Preture sezione 4 e 6 di Lugano per l’audizione dei minori dal 2000 ad oggi, elencando uno per uno i nomi dei periti, quanti sono stati i loro mandati e quanto è stato il costo medio di ogni mandato.
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Da: Mattino della domenica, rubrica “Papageno: in nome dei padri” 5.12.2010 pag 8

Piuttosto che spronare gli ex-coniugi alla collaborazione reale e alla conciliazione concreta per approdare alla parità fra i ruoli genitoriali e, soprattutto, al tanto ribadito “bene del minore”, l’attuale diritto del divorzio – non è unicamente il mio personale sentire – connota le pratiche del divorzio come fossero una competizione, se non una guerra, fra madre e padre, costretti loro malgrado a contendersi i figli.

In linea con quanto affermato, pure il fatto che il padre (nel 95% dei casi il “genitore escluso”) per richiedere l’affidamento debba scatenare la “macchina bellica” delle perizie genitoriali, nell’intento di vincere la guerra “contro” la madre dei propri figli, per tentare di dimostrare d’essere più idoneo di lei quale genitore affidatario! Miseria radicale! Casi eclatanti a parte, tutti e due i genitori sono idonei. Allora perché escluderne uno o tentare ad ogni costo di farlo?

Di questo si tratta nell’attuale diritto del divorzio. Non della ricerca di pari opportunità fra madre e padre in favore del benessere dei figli ma “competizione” tra i due che si devono contendere la custodia pressoché totale dei figli! Di mettere madre contro padre e viceversa, di questo si tratta!

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Non commettere matrimonio
di Paola Santangelo e Fabio Pellegrinelli

Matrimonio, no grazie! È questa l’amara conclusione cui sono giunti molti padri separati o divorziati in Ticino. Quasi sempre privati dei figli si sentono discriminati rispetto alle ex mogli, anche da un punto di vista economico. La questione degli alimenti da versare è un punto cruciale e dolente, ma non è l’unico cui devono far fronte gli uomini che intendono divorziare. Per molti il diritto non è semplicemente giusto e gli stessi avvocati tenderebbero ad approfittarsene. E non sono poche neppure le madri divorziate con figli a carico che hanno motivo di lamentarsi. Che fare? E’ possibile divorziare in modo civile ed equo? Ed è dappertutto uguale o ci sono paesi in cui lasciarsi è un po’ più facile? Falò si occupa ancora una volta di divorzio: un tema che nel nostro paese tocca una famiglia su due. Ne discuteranno in studio l’avv. Cinzia Lemhann-Belladelli mediatrice familiare, Andrea Prospero dell’Associazione genitori non affidatari e Adriano Heitmann del Movimento Papageno.

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