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Pubblichiamo con piacere questa lettera del 15 Luglio di Marco, associato e attivista

Buongiorno a tutti, chi vi scrive è un papà separato dal 2003 con affido condiviso al 50% (una settimana da me una da sua madre). Dopo la richiesta dell’avvocatessa della madre (grande divorzista del foro di Bologna) , che il figlio venisse sentito dal giudice per togliermi l’affido condiviso, la risposta di mio figlio verbalizzata dal giudice fù: “io vado ad abitare sempre con mio padre e vedrò mia madre solo quando lo deciderò io ……”.
Tutto questo solo per confermare l’importanza assoluta di sentire questi benedetti figli, e chiedere a loro cosa preferiscono e desiderano. Che inizino questi giudici a sentirli, ma capisco, che molto probabilmente non sono in grado di affrontare dei ragazzi e parlare con loro, e diciamolo pure, è più facile gestire due adulti(GENITORI) traendo poi delle decisioni in base a chissà quale esperienza…o opinioni personali perchè è di questo che si tratta, è il solito Modus operandi.
Per finire a ottobre diventerò di nuovo papà e in questi mesi la mia lettura è dedicata in particolar modo alle riviste :”NOVE MESI, IO E IL MIO BAMBINO ecc.ecc.” bè sono piene di foto con papà che danno biberon,che passeggiano e giocano con i figli, articoli che parlano della richesta per i padri di assentarsi dal lavoro per il periodo stabilito dalla legge per la paternità, come sono cambiati i ruoli nella famiglia dei papà,il ruolo importante del papà ecc.ecc.ECC, e mi faccio una domanda “possibile che ad un tratto questi papà con tutte queste/questi cambiamenti vengono annullati con una decisione, in un minuto?gli viene tolta la “paternità”la casa la dignità economica e ci ” concedono” e attenzione alla parola concedono…..di poter vedere il figlio/i un mercoledì dalle 17 alle 21 e un weekend si ed uno no, sempre che non intervengano compleanni feste influenze, è stanco ,ecc. ecc….. .
Poi il figlio/i diventano grandi 14/15/16/17 anni alla sera escono con gli amici come è giusto,ci sono i primi innamoramenti, la scuola è più impegnativa, escono a ballare come è giusto, fanno sport come è giusto, bè sapete che fine fanno i padri del mercoledì e del wk si e uno no? lo potete immaginare agnientati, sentiranno il figlio/i se va bene per cellulare, bello vero?e allora penserete a quel giorno di fronte al giudice che quasi con tono “intimidatorio”(esempio: se non accetti o fai della polemica vedi quello che ti faccio pagare di mantenimento per tuo figlio/i e quando poi ti dirò di vederlo/i)vi disse:”quello che abbiamo definito è per il bene del figlio/i e per non creare troppi problematiche sulla gestione ai i genitori, mi dia retta io ne vedo tutti i giorni…..” e avrete la conferma della più grande fregatura ingiusta della vostra vita fatta da chi la giustizia “è uguale per tutti”si proprio lui vi ha i………o,
E i padri delle riviste dove sono finiti? sono tutte c….te o qualquno che non è in grado di vedere questi cambiamenti epocali, decide come disintegrare un padre senza essere all’altezza e non avendo la cultura nuova famigliare, per poter decidere una assurdità del genere?oggi ci sono padri di gran lunga più MATERNI di alcune madri.
C….zo ma dove “vivono” queste persone che non vedono questo cambiamento positivo dei padri nella famiglia.

Scusate ma non riesco a trattenere le mie riflessioni di fronte a certe ingiustizie, eppure basterebbe un pò di logica ELEMENTARE, TOGLIERE UN GENITORE A UN FLIGLIO/I CHE HANNO DUE GENITORI MA è DEMENZIALE, CI SONO FIGLI CHE VENGONO ADOTTATI PERCHè NON HANNO I GENITORI NOI A QUELLI CHE HANNO DUE GENITORI NE TOGLIAMO UNO, PERCHè? NON LO SANNO NEMMENO LORO PERCHè modus OPERANDI.
Grazie e forza ai genitori che vogliono fare i genitori papà o mamma non importa.
Grazie a tutte le persone che si devono battere per questo diritto:fare il genitore(è un cosa assurda ma è così).
Marco Calzolari
335/229144
socio genitorisottratti Bologna
ps.: vi aspetto in piazza a San Giorgio di Piano il 24/25 settembre in concomitanza con la festa del paese dove saremo presenti con uno stand della associazione genitorisottratti.