“SEPARAZIONE” troppo spesso vuol dire Negazione della Dignità
Mercoledì 5 Ottobre ore 13 manifestazione nazionale a Roma, Montecitorio.

Quando in piazza scendono i genitori per esprimere il disagio che la giustizia fa vivere loro nella relazione più importante della loro vita, quella coi loro figli, significa che va davvero male.

A Montecitorio il 5 ottobre ci saranno padri emarginati dalla vita dei figli, genitori privati dei figli rinchiusi in case-famiglia o luoghi sconosciuti, nuove compagne di padri separati usati come bancomat, nonni paterni privati dei nipotini.

Le sentenze dei tribunali – e specialmente di quelli minorili – entrano di prepotenza nelle famiglie e le devastano: si basano su relazioni vaghe dei Servizi Sociali o su perizie soggettive ed opinabili di psicologi, per tranciare giudizi di inidoneità genitoriale o per gettare benzina sul fuoco delle separazioni, decidendo una custodia dei figli che definiscono “condivisa” (come vorrebbe la riforma del 2006), ma che nei contenuti pratici continua a premiare l’una (collocandoli presso di lei, con annessa attribuzione di casa e mantenimento)
ed a penalizzare l’altro (con la sola funzione di provider economico).
Ed il tutto con la collusione fra magistrati ed associazioni forensi: gli uni ostinati nell’anteporre i propri pregiudizi ideologici al rispetto della legge, le altre determinate a difendere i lauti guadagni provenienti dalla conflittualità che divampa fra “genitore vincente” e “genitore perdente”.

L’Affido Condiviso, così come riformato con la legge del 2006, si fonda (si fonderebbe, se non fosse boicottato dai giudici) su una frequentazione del minore con entrambi i genitori pressocché paritaria, in modo che ciascuno lo “mantenga” direttamente nella propria casa. Ai giudici basta stravolgere il presupposto (disponendo tempi di frequentazioni fortemente disuguali) per aggirare anche l’effetto e continuare, così, ad imporre il mantenimento indiretto, tramite assegno dell’uno a favore dell’altra, oltre all’assegnazione-casa a quest’ultima.
Altro aspetto dolente è rappresentato dai i figli allontanati o sottratti alle famiglie, che di punto in bianco scompaiono grazie all’intervento dei Servizi Sociali: prelevati senza preavviso da scuola e senza che la famiglia sappia nulla per giorni e giorni; rinchiusi in luoghi segreti o in case-famiglia, con un business (rette corrisposte dagli enti locali) di cui la stampa si è occupata a più riprese.
Spesso consulenze d’ufficio, perizie psicologiche ai limiti del credibile e dell’accettabile danno vita a questo manicomio.

Se il popolo è sovrano,il 5 ottobre scende in piazza per dichiarare il suo senso di disagio e di mancato ascolto da parte dello stato, pronto a gridare:
“Mai più figli senza genitori, mai più genitori senza figli.”

Ecco I dati ci riportano ad una realtà terribilmente ancorata al terreno:

• 950.000 genitori separati possono vedere i figli un pomeriggio a settimana
• 150.000 figli sono orfani di un genitore vivo e hanno perso ogni contatto col padre
• 100 omicidi/suicidi ogni anno causati dalla conflittualità esasperata
• l’80% di denunce di abuso o maltrattamento sono false: secondo le Procure, costruite al solo scopo di liberarsi dell’ex coniuge ed escluderlo dalla vita dei figli.

OLTRE 20 MILIONI DI PERSONE rappresentano l’indotto COINVOLTO NELLE SEPARAZIONI
.
circa un terzo della popolazione residente
il 33% di possibilità che questo dramma possa riguardare figli o nipoti di chi legge in questo momento.

L’iniziativa è organizzata da:
Movimento Femminile per la Parità Genitoriale (anche su Facebook)
e sostenuta da STATI GENERALI PER LA GIUSTIZIA FAMILIARE
un coordinamento di associazioni impegnate nella tutela di minori e famiglie,
Ma interverranno anche liberi cittadini direttamente coinvolti in prima persona.

PARTECIPANO AVVOCATI, SINDACATI, PSICOLOGI, FORZE DELL’ORDINE, ASSOCIAZIONI FORENSI, MEDIATORI, ASSOCIAZIONI A TUTELA DEI MINORI, PARLAMENTARI DI TUTTO L’ARCO COSTITUZIONALE.

SE ANCHE TU HAI I TUOI BUONI MOTIVI VIENI CON NOI!
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