Secondo voi, l’uomo è una bestia addomesticata?
…
Nell’accezione comune primaria paternità indica la condizione di padre, di colui, cioè, che nell’atto sessuale con la donna crea un nuovo essere umano, con il quale egli intrattiene un rapporto giuridico/affettivo unico e privilegiato.
Da questo concetto di paternità biologica derivano quelli di paternità adottiva, spirituale, ecc.
Secondo una visione antropologica evoluzionista, il concetto di paternità è una costruzione
culturale della specie umana, a seguito della rivoluzionaria scoperta
che è lo sperma dell’uomo a fecondare la donna e a renderla madre. Agli
inizi dello sviluppo umano, così come anche nei parenti biologici più vicini (scimpanzé e bonobo), i maschi non presentano alcun legame di “paternità”. Secondo gli studi di Giuditta Lo Russo, la funzione sociale della paternità è stata creata culturalmente per attribuire un ruolo agli uomini nella procreazione.
La sig.ra Lo Russo si esprime così e all’interno del libero vocabolario di Wikipedia, c’è anche una nota che segnale che l’articolo potrebbe essere sbilanciato….
Voi che ne pensate?
DATE UN OCCHIATA E’ QUI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paternità
La sig.ra Giuditta Lo Russo ha semplificato un po' troppo, probabilmente per ragioni di spazio; tuttavia tra le fonti da lei citate c'è il fondamentale Storia della paternità di J.Dupuis.
Attenzione. Dupuis non ha avuto molto ascolto a causa del gran fragore di chi ancora, ripetendo Bachofen, sostiene l'esistenza di un mitico matriarcato e di una antica età dell'oro, ma la sua intuizione sull'origine del concetto di paternità non è una banalità. Dupuis dimostra che il riconoscimento del ruolo dell'uomo nella procreazione è databile intorno al V millennio e che il concetto di paternità, prima d'allora sconosciuto, ha comportato una rivoluzione culturale senza precedenti.
Dopo aver letto i vari interventi di critica al lemma Paternità di Wikipedia, in aggiunta al precedente commento, in cui sono stato troppo indulgente, debbo però dire che quel lemma va radicalmente mutato, essendo inficiato da un presupposto ideologico antimaschile che si evince soprattutto dalla scelta del lessico.