Roma, anche quest’anno accoglie i genitori ma soprattutto i rappresentanti associativi italiani che afferiscono all’area genitori separati e divorziati.
Il tema è caldo dal varo della legge sull’Affido Condiviso, quasi otto anni !. Anni di attesa che le cose cambiassero, anni di speranza vana, intanto i figli crescono e ci perdiamo la loro infanzia o buona parte di essa.

L’Affido Condiviso dal 2006 ad oggi:  7 anni di “fallimento pilotato” dai giudici Italiani.

Non è immaginabile una società che aneli alle pari opportunità e poi si scontra con una incapacità sostanziale da parte della magistratura, nell’applicare e ancora prima, nell’immaginare, un VERO AFFIDO CONDIVISO! Le resistenze culturali iniziano proprio nella culla della giustizia, incapace di agire senza forzare la mano con un opera moralizzatrice che va in direzione opposta alla legge, e che non è  affatto richiesta.
Il Parlamento fa le leggi, la Magistratura deve applicarle, secondo il testo in esse contenute, nel rispetto di chi le ha scritte, di chi le ha pensate e principalmente in direzione di una reale tutela dei nostri figli e di entrambe le componenti genitoriali, ma anche dei nonni e delle nonne.

– E’ così difficile intendere il concetto di EQUA FREQUENTAZIONE ?

– E’ così difficile o incomprensibile cosa sia il MANTENIMENTO DIRETTO ?
(al cui posto permane l’assegno mensile?)

– E’ così impossibile immaginare che la SEPARAZIONE degli adulti NON deve coincidere con quella fra figli e genitori?

A quanto pare SI, se a distanza di sette anni, siamo ancora qui, a urlare, nel disagio indotto dalla Giustizia Italiana, specializzata nel sottrarre figli ai genitori e genitori ai figli.  E sottolineare che c’è un progetto che non ci appartiene, volto alla eliminazione di uno dei due genitori, nella vita dei figli, se ci si separa.

Una manifestazione per ricordare al “governo delle continue emergenze”, che la società civile va sostenuta, coinvolta in un processo di evoluzione che osservandolo, ci mostra sostanziali mutazioni: nel giro di 15 anni la famiglia tradizionale passa da un 25%  di separazioni ad un 49%, dato che fa riflettere sugli stili di vita mutevoli, ove le famiglie si ricompongono anche più volte.

Essere in grado di leggere l’evoluzione della società è compito di una politica illuminata, quella che manca da troppo tempo, ma anche di una magistratura che anziché fare la bacchettona, aiuti l’evoluzione della società anziché frenare, penalizzare umiliare figli e genitori applicando il FALSO Affido Condiviso.
Ecco perché siamo qui.  Per denunciare la Magistratura e soprattutto per ricordare che le famiglie anche se si separano,  intendono reesponsabilmente conservare una buona qualità nei rapporti coi figli, senza che questo passi attraverso una PRASSI CONSOLIDATA di annichilimento della genitorialità, sia essa Maschile (nella quasi totalità dei casi) che Femminile.

I Genitori, determinati a rimanere tali, vanno aiutati, nello stare accanto ai loro figli, soprattutto dopo la separazione. Troppi figli orfani di genitori vivi, troppi bambini in comunità allontanati dalle loro famiglie d’origine.  BIGENITORIALITA’, un progetto d’amore.