Icona735-5412 Aprile 2019

Se 13 anni fa la magistratura avesse iniziato ad applicare adeguatamente la legge sull’affido condiviso, oggi non avremmo bisogno di altro, ma, poiché si sono prodigati a vanificare il contenuto della legge ecco che l’Italia colleziona condanne dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo “CEDU” per sentenze non equilibrate e penalizzanti imposte alle figure paterne nella frequentazione dei FIGLI e pure il Consiglio d’Europa con una direttiva, indica al nostro paese che OCCORRE istituire CORRETTIVI all’altezza degli altri paesi europei in ambito di affidi minorili.
Ci guardano un po come se noi fossimo gli africani dell’Europa per la nostre arretratezze e resistenze culturali. E’ certamente un aspetto culturale da una parte che condiziona il paese, insieme ad un altro e più compromettente “pensiero unico” che tratta i genitori separati come arance da spremere, da cui: avvocati, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, immobiliaristi e genitori ben lontani dagli interessi dei figli e dalla volontà di tutelarli, ricavano benefici attingendo alle loro risorse. Ecco dunque la “Filiera del Dolore”, una filiera ben organizzata di professionisti che GESTISCONO le separazioni prosciugando le risorse delle famiglie contribuendone allo sfascio e dispersione delle relazioni.

Ora, davanti all’ipotesi consentita dal ddl 735  di sedersi ad un tavolino del bar con un foglio ed una penna, per buttare giù un “piano genitoriale” fra ex coniugi, ma pur sempre genitori, per poi farlo ratificare da un avvocato che lo depositarebbe in tribunale come accordo fra le parti, ed ottenere che venga accolto, è chiaro che troviamo resistenze! Anzi, assistiamo da qualche mese ad un pèrogressivo innalzamento di barricate da parte di tante categorie professionali pronte a difendere i loro interessi economici e puntare il dito sul nuovo ddl 735 indicandolo come INADEGUATO o INCOSTITUZIONALE, mentre si sa che nasce sulla base di suggerimenti e difficoltà reali della società, e che offre RISPOSTE risolutive alle carenze applicative della L.54/2006. In linea con le linee europee di chi prima di noi ha adottato soluzioni efficaci la maggior parte delle quali nascono sotto la spinta dei governi di sinistra sensibili alle tematiche di emancipazione femminile. Da noi invece NO. Le sinistre valutano evidentemente più adeguato il mantenimento di moglie e figli da parte della figiura emancipata senza produrre alcun cambiamento sociale, il tutto dipingendolo all’insegna della protezione femminile, dimenticando totalmente che sono i bambini ed il loro diritto a non perdere alcun genitore, l’oggetto del contendere.
il DDL ribilancia le frequentazioni dei figli  verso i loro genitori, come in uso nei paesi civili con un rapporto di frequentazione percentuale dei tempi di 35/65 o ottimisticamente 50/50 e non come in italia 20/80 di regola.

Un proliferare di articoli e slogan e ANTI ddl 735, gridando slogan sulla TUTELA DELLE DONNE, e noi consapevoli, assistiamo ad una “commedia all’ italiana” del tutto ideologica che santifica e favorisce solo uno dei due genitori per non mettere in crisi un consolidato castello di convenzioni. SU, DICIAMOLO, diciamolo serenamente, rinunciare a benefit garantiti da un flusso garantito che dura da ben oltre che 13 anni E’ FATICOSO. Cambiare assetto mentale E’ FATICOSO, rinunciare al “prendotutto casa-figli-denaro” E’ FATICOSO perché significa dover guardare la vita con altri occhi e prospettive. Immaginare di non poter più vivere di garanzie acquisite col MATRIMONIO e con la condizione di MADRE, E’ FATICOSO e costringe tutte le donne ad avere una loro indipendenza economica (terribile!!!) !. E’ quindi vero che così stando le cose, le separazioni delle famiglie mostrano spesso le madri più povere economicamente dei loro mariti. PERO’ inspiegabilmente in presenza di uguali guadagni lavorativi la GIUSTIZIA del paese CONTINUA a onerare pressoché esclusivamente solo la figura paterna, con la formula CONSUETA dell’assegno da versare all’altro coniuge, che doveva essere RESIDUALE, e del quale non necessita rendiconto in cambio di sparuti “diritti di visita” ai figli.

ORA, guardiamoci negli occhi con calma, ma….credete davvero che siamo così folli da credere che tutto il clamore che desta il ddl 735 sia perché lede dei diritti e sia DA RITIRARE perché incostituzionale?  Su dai! Vorrete mica che ci si possa credere eh?
IL DDL RIBALTA come un calzino ABITUDINI care a molti, ACCOGLIE FINALMENTE anche I DIRITTI DELL’INFANZIA ad avere due genitori e 4 nonni. ABBIAMO BISOGNO DI UNA PIU EQUA responsabilità genitoriale, di una maggiore consapevolezza di responsabilità individuale e di rispetto fra persone e se 13 anni di Affido falsamente condiviso non hanno funzionato, beh forse occorre davvero cambiare.
Osserviamo ammirati alcune sentenze recenti in linea con la struttura del ddl 735 che iniziano a tinteggiare lo scenario della giustizia familiare dal sud al nord, timidamente. Questo ci fa davvero piacere. Evidentemente le nostre tesi non sono incostituzionali o incredibili, no? Qualcuno con senso di responsabilità esiste ancora, ed a quei GIUDICI noi ci rivolgiamo:- Aprite le porte del paese ad una NUOVA CULTURA GENITORIALE- Ve ne saremo tutti grati, genitori e figli !. L’emancipazione femminile passa attraverso una sua maggiore disponibilità di tempo ed opportunità! Chiuse in casa coi figli ci stanno in fin dei conti dal medioevo!

L’economia in discesa da decenni, non incentiva a mettere al mondo consapevolmente FIGLI, la Giustizia separativa ed il Diritto di famiglia, NEMMENO. Chi si sposa, (dati alla mano) ha il 50% di possibilità di separarsi e di perdere la frequentazione dei propri figli, oltre che la casa che ha acquistato…beh che dire?! E’ giunta l’ora di FARE UN BALZO per non finire davvero nel baratro sociale della disgregazione pilotata della famiglia dello svuotamento delle culle italiane o della sua sostituzione progressiva grazie alle nuove etnie ospiti nel paese, come alcuni quotidiano indicano. Occorre per davvero restituire dignità ai figli dei separati e ai loro genitori perché NULLA CAMBIERA’ se nell’ambito degli AFFIDI MINORILI e nel DIRITTO DI FAMIGLIA non si prenderanno decisioni coraggiose per il corretto esplicarsi della BIGENITORIALITA’, quale passaggio fondamentale per la crescita di GENITORI più consapevoli e FIGLI più sereni e felici di riappropriarsi di ENTRAMBI i genitori e di tutti I NONNI.

PS: Al momento della scrittura di questo articolo, il ddl 735 non è più l’unico soggetto sensibile, infatti ora si sta scrivendo un TESTO UNIFICATO che valuta e accorpa anche altre cinque proposte di legge, presentate dai vari partiti. Il DDL è sempre stato critico verso se stesso e disponibile ad essere migliorato, non certo RITIRATO! Sia chiaro a tutti, compresi quei partiti che NON hanno avuto il CORAGGIO di esprimersi e si sono ritirati dalla scena e ora criticano e basta.  Occhio che noi vi osserviamo, vi valutiamo, e orienteremo i nostri voti sapientemente !

Roberto Castelli
presidente Ass. Genitori Sottratti

L’ articolo può essere riprodotto ovunque.