Nel patto di governo Cinque Stelle – Lega, c’è il riconoscimento della Bigenitorialità e la modifica della giustizia familiare.

Occorre ricordarlo a tutti soprattutto perché veniamo da anni bui in cui il PD tralasciando del tutto questi temi ha implicitamente segnato la propria debacle e l’allontanamento al momento del voto di migliaia e migliaia di separati con figli.

Questo aspetto è da evidenziare soprattutto oggi alla soglia non solo delle elezioni europee, ma della tenuta del governo stesso. Se il movimento cinque stelle commettesse lo stesso errore del PD, probabilmente incontrerebbe le stesse sorti. È così trasversale il tema delle separazioni in presenza di figli e così vasto (oltre il 50% di chi si sposa o convive si separa entro 3-10 anni) che nessun schieramento politico può dire di non aver al proprio interno una alta componente di elettori e genitori separati allo stesso tempo.

In Europa la Bigenitorialità, ovvero la responsabilità Genitoriale post-separativa, è stata introdotta e promossa dalle sinistre europee, nel nostro paese, per una bizzarria politica, invece incontra le resistenze della sinistra e, poiché nei cinque stelle molte anime provengono proprio da sinistra, è a queste che vorremmo ricordare che NON si può più attendere una riforma che da 13 anni ha visto baypassare e annichilire dalla magistratura italiana l’applicazione corretta della legge 54/2006: affido condiviso dei minorenni.

L’alto valore sociale rappresentato dalla presenza di entrambi i genitori in modo equilibrato e significativo accanto ai loro figli anche dopo una separazione è ormai indiscutibile e fa parte del costume dei paesi che prima del nostro si sono adeguati a far fronte alle separazioni con figli.

Una società responsabile non abbandona i figli dopo un divorzio né tantomeno può dimenticare i diritti dell’infanzia universalmente riconosciuti nei paesi evoluti, di cui il primo è proprio quello di accedere ai propri genitori e da loro ricevere educazione ed accudimento. Dopo le elezioni europee verrà presentato un testo unificato, relativo ai disegni di legge presentati in questa legislatura con una dorsale innovativa e risolutiva della quale tutta la società ha bisogno da almeno 30 anni. A quel punto il patto di governo 5 Stelle-Lega dovrà mostrare la sua solidità e intercetterà la condivisione trasversale di tutte le anime favorevoli alla Bigenitorialità presenti in ogni partito.

Lecito chiedersi se sarà il paese, in grado di emanciparsi e raggiungere la levatura di quelle nazioni in cui i figli possono godere di leggi evolute e non discriminanti e compiere quel balzo culturale e sociale che contraddistingue la società più consapevole ed evoluta. Dobbiamo chiedercelo perché questo treno passerà a breve e lasciarlo perdere significherà perdere CREDIBILITÀ ma anche una buona fetta di elettorato.

di Roberto Castelli

-l’articolo può essere replicato, ma nella sua interezza citandone la fonte-