FFFinalmente il Congedo Parentale!
Oggi, a distanza di anni dal varo della legge (perchè è così che va in italia) Il congedo parentale è stato somatizzato dagli apparati statali è diviene una realtà a tutti gli effetti.
Noi, appena entrati, mescolati fra quella folla di famiglie per bene della media borghesia bolognese, con tanti bambini, abbiamo constatato l’organizzazione pressochè totalmente femminile, e quando abbiamo chiesto la parola al microfono ci è stata negata appena abbiamo dichiarato cosa volevamo dire e chi eravamo. Ma senza demordere, anche in virtù del fatto che era scritto ovunque che era una “Festa Aperta a tutti”,ci siamo fatti coraggio e abbiamo baypassato gli organizzatori e ci siamo rivolti al presentatore facendo presente che volevamo parlare al microfono, così, siamo riusciti a dire garbatamente il nostro pensiero:-SIAMO UTILI FINCHE’ SIAMO FUNZIONALI,e contestualizzati nella famiglia, ma se accade qualcosa di diverso, il ruolo tanto decantato del padre congedato dal lavoro e posizionato accanto al figlio, diviene una immediata realtà da accantonare! Quella festa che s’intitolava i BRAVI PADRI…..era diventata qualcosa non più per noi!, MA COME? NOI eravamo certamente bravi genitori e padri…ci premuravamo anche di informare gli altri papà di una possibile malasorte! Più di così! Forse “Bravi Padri” come aggettivo decade se ci si separa?
Forse eravamo sgraditi per via del fatto che avevamo alzato il coperchio di un pentolone che offrendo uno sguardo possibilista su di un probabile futuro, ci avrebbe cotto a fuoco lento potenzialmente tutti !
Abbiamo colto il senso della festa, quell’essenza, che è rimasta immutato da allora ad oggi e tende ad esserlo per il prossimo futuro…. QUEI BRAVI PAPA’..sono utili alla causa materna, alla emanciazione cioè della donna e null’altro. Non servono a determinare un ruolo di indispensabile genitorialità accanto ai figli, nè tantomeno a determinare che sia papà che mamma sono intercambiabili all’occorrenza, come invece accade nella realtà di tante famiglie. Avevamo capito, facevano la Festa ai Papà…. !
La nuova veste nel ruolo di mammo, non è finalizzata allo stare accanto ai figli (che è di fatto una cosa magnifica) ma è funzionale ad altro, all’emancipazione materna (che può pure andare bene, se vi fosse poi un vero riconoscimento genitoriale di pari opportunità anche dopo…). Non volevano che raccontassimo “un possibile futuro nero” per la figura del padre. Guai!
Oggi il congedo parentale è una realtà per i papà, 15 gg all’anno di congedo pagato, a fronte di 5 mesi per le madri, ma guai se ci si separa! Pare che l’effetto separazione faccia decadere la carica genitoriale, ma solo per i papà, che immediatamente assumono legalmente l’aspetto di oggetti da scaricare emarginare, spremere, usare.
Quel papà che così amorevolmente viene “narrato” come indispensabile per il figliolo di pochi mesi…..se si separa, oggi nessun giudice, mai affiderebbe alle sue cure un bambino di pochi mesi , anche se è suo figlio! MA COME MAI?
E’ evidente che la giustizia compie il suo ruolo in presenza di forte pregiudizio morale, e a totale beneficio prevalente della figura materna, avvilendo e allontanando di fatto quella paterna, indipendentemente da tutto, e nel 95% dei casi!
MA ALLORA? FIGLI E PADRI…non sono più gli stessi di prima della separazione ??
E’ forse avvenuto un cambiamento genetico ? O è avvenuta una repressione morale!
Così di fatto ci vogliono raccontare: che finchè la figura maschile è funzionale alla famiglia: madre e succedanemente figli, ma appena la coppia si separa (indipendentemete dalla responsabilità dell’uno o dell’altro), il papà diviene funzionale SOLO economicamente e l’affetto e la cura per i figli possono anche scomparire poichè non sono che accessori? L’Italia ha ratificato la convenzione dei diritti del fanciullo nell’89, e diceva altro! Entrambe le figure genitoriali hanno un ruolo chiave per una crescita sana ed equilibrata dei figli…. e allora questa succedanea visione della figura paterna, utile all’emancipazione ma non alla sua reale determinazione nella veste di genitore, che senso ha? E questo Congedo Parentale?
Rivolgere a voi e a tutti i lettori una domanda è d’ obbligo, a questo punto:- MA, con che animali abbiamo a che fare in questa italietta ? Come mai nessun politico ha gli attributi per fare giustizia vera?
In quattro anni, le richiesta di separazione, da un fisiologico 50% fra uomini e donne, sono passate al 70% da parte delle sole donne!….Va bene voler bene ai propri figli, ma ci pare che non ci sia da stare troppo allegri!
E allo stesso tempo, vorremmo continuare a fare opera di reale INFORMAZIONE, ai bravi papà, tutti casa pannolino e pappe.. a cui fanno credere di essere ottimi e ben impostati, Bravi papà naturalmente lo credeiamo tutti, allora però noi in tutta onestà abbiamo il compito di informarvi e vi diciamo:……STATE ATTENTI ALLE SPALLE! C’è una congiura pronta a colpirvi nei sentimenti più cari! La sottrazione dei figli, se vi separate! Dunque è una conquista il congedo parentale, ma non per tutti i genitori! questo sia chiaro!
e ora… dite la vostra!
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Stare accanto ai figli è una cosa meravigliosa, soprattutto per chi sente dentro di se questo desiderio/necessità. Ma vederseli togliere dopo la separazione e venire marginalizzati dalla loro vita, ci fa riflettere su qualcosa che va in forte contraddizione con questo sentimento, poichè lo impedisce, lo ostacola e lo rende vano, inutile…
CHI PUO' VENIRE A DIRMI CHE I MIEI SENTIMENTI SONO VANI?INUTILI?
Tutti i bravi genitori, amanti delle sane relazioni genitoriali coi loro figli hanno il diritto ed il dovere di scuotersi e dire al mondo che così NON VA! Combattete per i vostri figli, con unghie, mani, braccia, urla e con ogni mezzo, essere genitore è un vanto non una colpa!
Roberto Castelli
Purtroppo queste sono sante parole,dopo la nascita del figlio un bravo padre inevitabilmente torna a lavoro, per garantire a tutti un sostegno..e sempre un bravo padre/marito quando torna a casa svolge mansioni di tutti i generi e bada alle necessità dei figli.Poi un giorno si separa…e che succede…gli dicono che non può avere il figlio perchè solo la mamma sa tutte le esigenze del piccolo…tu non c'eri, eri a lavoro!!Ma per chi dico io?Per tutti!!Ma ora dopo il danno la beffa,l'aver garantito il pane alla tua famiglia(ex moglie compresa) non rappresenta un motivo di elogio e di riconoscenza…ma una colpa!!
Combattere insieme questa battaglia è il modo migliore di far vedere ai nostri figli ciò che
siamo e quanto siamo in grado di dare!
Massimiliano
Condivido molte delle considerazioni che sono presenti in questo articolo.
Da parte nostra (www.paternitaoggi.it) stiamo cercando di parlare di paternità in modo "preventivo", cercando di ricordare, evidenziare ed informare, quali sono i valori che la paternità porta con sé e dei quali, la Società, non può permettersi il lusso di farne a meno.
Siccome una "rimozione" della figura del papà in passato c'è stata e continua ancora ad esserci, bisogna iniziare a parlare di paternità prima che avvengano le separazioni.
Per questo, la notizia delle decisioni prese dal Parlamento Europeo (che sono lontane dal tradursi in atti concreti sulla nostra legislazione italiana), secondo me, devono comunque essere accolte con favore incondizionato.
I papà separati (dalle mogli e dai figli) sono l'anello più debole e, per ora, sono quelli che pagano direttamente questa "rimozione" avvenuta.
Ma i costi sociali che sono più nascosti?
Iniziamo a parlare anche di quelli e iniziamo a parlare di paternità prima che avvengano le separazioni 😉
Federico Olivo (www.paternitaoggi.it)