Gli studenti del Majorana di Milazzo incontrano
il prof. Maglietta, maggiore esperto nazionale di problemi connessi al disagio di genitori e figli dopo la separazione e autore del testo della legge 54 del 2006 sull’affido condiviso

Milazzo (Me), 20/01/2011 – IL Majorana di Milazzo, dopo la felice esperienza dell’Orientagiovani, tenutasi nei giorni 12- 13- 14- 15 gennaio, riparte oggi con le iniziative culturali programmate per l’anno in corso.
Ospite d’eccezione il prof. Marino Maglietta, docente universitario e autore del testo della legge 54 del 2006 sull’affido condiviso. Insieme a lui ad animare un dibattito di chiaro interesse per la problematica ad esso connessa, il dott. Massimo D’Amore, assessore alla famiglia del Comune di Milazzo, il dott. Rugolo, neodirigente del Commissariato di Milazzo, l’ispettore Bongiovanni, la dottoressa Grazia Scampisi, assistente sociale del comune di Milazzo. Dopo il saluto di benvenuto posto agli ospiti dal Dirigente Scolastico Stello Vadalà e quello del sindaco di Milazzo nella persona dell’Assessore D’Amore, il prof. Filippo Russo, moderatore dell’incontro ha dato avvio ai lavori. Primo ad intervenire l’Ass. D’Amore che ha fatto leva sull’importanza della stretta relazione tra istituzioni, scuola e famiglia al fine di individuare situazioni di disagio di cui, per l’appunto, il suo assessorato si occupa. Ha preso poi la parola il Prof. Maglietta il quale ha esposto le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere la modifica dell’articolo 155 del Codice Civile e a formulare successivamente la legge “sull’affido condiviso” del 2006. Ha spiegato che l’obiettivo che lo ha spinto a lavorare su una materia così sensibile è quello di eliminare i traumi connessi ai figli dopo la separazione in quanto gli stessi hanno il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e condiviso con entrambi i genitori, diritto che essa rivendica e che la vecchia legge non garantiva.

Essa parlava infatti di mantenimento, educazione, istruzione: ciò tendeva ad essere interpretato da parte del genitore non affidatario come un obbligo di carattere esclusivamente economico nei confronti del figlio. L’introduzione nel nuovo testo dei termini cura, educazione, istruzione implica invece un discorso di compartecipazione e ripartizione dei compiti dei genitori separati nei confronti dei figli. La legislazione europea in fatto di affido, ad esempio quella francese, afferma Maglietta, è più progressista in quanto prevede già la doppia genitorialità e la doppia residenza per i figli, ed è proprio quella la strada che la nuova legislazione italiana in fatto di affido ha, grazie alla legge di cui si discute, intrapreso. A seguire gli interventi del Dott. Rugolo sulle problematiche che interessano l’aspetto penale nei contrasti tra coniugi e la dott. Scampisi che ha riferito le sue esperienze lavorative in itinere nel territorio. Entrambi hanno concordato sull’esigenza del buon senso nella gestione di situazioni che purtroppo spesso si prestano a facili degenerazioni. A conclusione il dibattito con docenti e allievi.

http://genitorisottratti.com/2011/01/24/milazzo-gli-studenti-del-majorana/
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da La Gazzetta del Sud:
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=11326&Edizione=13&A=20110122

L’affido e la gestione dei minori «La normativa verso la riforma» Tutti d’accordo: regolamentazione che presenta lacune da colmare

di Laura Simoncini
La legge 54 del 2006 sull’affido condiviso è stata al centro degli incontri dedicati alla sua interpretazione e alla relativa applicazione volta ad agevolare una gestione equilibrata e meno conflittuale del processo di separazione tra coniugi, anche attraverso il percorso di mediazione familiare. Tre giorni intensi durante i quali è stata sottolineata la necessità di affermare non solo il dovere ma anche il diritto alla genitorialità dei padri, spesso messo a rischio dalle decisioni dei tribunali di affidare alla madre la gestione esclusiva dei figli in caso di separazione.
Ospite d’onore al convegno sull’affido condiviso di ieri, organizzato nell’aula Buccisano della Facoltà di Scienze Politiche dall’assessore alla Famiglia, Dario Caroniti, il prof. Marino Maglietta, socio onorario dell’Associazione italiana mediatori familiari e componente della Consulta nazionale per l’infanzia e l’adolescenza “Gianni Rodari”. Maglietta è stato il fautore, attraverso l’associazione “Crescere insieme” fondata nel 1993, della prima legge italiana che contempla l’affidamento condiviso dei figli, con la modifica dell’articolo 155 del Codice civile.
Il noto accademico fiorentino giunto in città nei giorni scorsi, ha dapprima presieduto l’incontro-dibattito nella Corte d’Appello di Messina incontrando la presidente della prima sezione Civile, Marina Moleti, poi è stato all’Istituto Majorana di Milazzo su invito del dirigente scolastico Stello Vadalà, quindi è stato intervistato dalla giornalista Gisella Cicciò, durante la rubrica “Oltre il Tg” in onda su Rtp, insieme a Remigia D’Agata, presidente regionale dell’associazione italiana avvocati per la famiglia.
La permanenza del prof. Maglietta nella città dello Stretto si è conclusa con il convegno di ieri presieduto dall’assessore Caroniti, associato di Storia delle dottrine politiche che ha dato l’avvio ai lavori leggendo la lettera inviata dalla senatrice Alessandra Gallone (Pdl), relatrice in Commissione Giustizia al Senato per la riforma della legge sull’affido condiviso. «Il cucciolo uomo – ha spiegato Caroniti – dal momento in cui nasce sa solo piangere, il resto lo impara dalle persone che lo circondano, per questo l’affetto e l’attenzione dei suoi cari è di fondamentale importanza per la sua formazione».
All’incontro sono intervenuti il prof. Mario Calogero, associato di Istituzioni di diritto privato; l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pinella Aliberti e il vicequestore aggiunto, dott. Giuseppina Interdonato. Presenti anche il parlamentare nazionale, Enzo Garofalo e il consigliere regionale dell’Aimef, dott. Paolo Bonarrio. Inoltre il prof. Marino Maglietta ha anche nominato Mimmo Sottile e l’avv. Saro Soraci delegati per Messina dell’associazione “Crescere insieme”. «In questo momento – ha detto Maglietta – la mia attenzione si focalizza con quanto stabilito dalla Cassazione che ha dichiarato che quando un matrimonio religioso viene, comunque, vissuto per un certo periodo non è annullabile, anche se il tribunale ecclesiastico lo dichiara nullo. Tutto questo rappresenta una tendenza a mantenere l’assegno di mantenimento dei tribunali ordinari nella separazione coniugale. È la linea dell’assistenzialismo, della conservazione di vecchi schemi e ruoli con la madre collocataria, il padre che ha diritto di visita e il mantenimento non in forma diretta ma mediante assegno. Se dovesse passare la riforma che è al Senato si metterebbero picchetti tali che dovrebbe diventare ineludibile la norma attuale con prescrizioni che tutelano il diritto del miniore ad un rapporto equilibrato e continuativo con i genitori e a ricevere cura da entrambi».
Il prof. Calogero con un intervento di ampio respiro ha sottolineato tra l’altro l’importanza del diritto del minore a mantenere contatti con i genitori tranne che non ci siano elementi contrari al suo interesse e l’obbligo di entrambi di impegnarsi e di collaborare per il bene dei figli. Sull’aspetto prettamente sociale e psicologico che prescinde la parte normativa, si è soffermata l’assessore Aliberti incentrando il suo intervento sulle reali problematiche che ogni giorno vivono i piccoli che molto spesso diventano merce di scambio. Il vicequestore aggiunto Interdonato ha invece evidenziato le criticità spiegando il ruolo della Polizia di Stato che viene contattata proprio perché uno dei due genitori non adempie a ciò che è stato prescritto dal giudice.

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