Maggio 2018
Sono dieci i punti chiave ai quali facciamo riferimento sia come genitori separati che come associazione, rivolgendoci a qualunque coalizione di governo guiderà il paese. Punti che riteniamo sostanziali ed utili per un cambiamento che possa davvero miliorare la qualità degli affidi e le relazioni genitoriali interpersonali in ambito separativo.
Ricordo in un dibattito sul divorzio una frase: –E’ stata fatta una legge negli anni 70 per divorziare, senza preparare i cittadini ad acquisire un’ adeguata mentalità -.

E’ infatti vero che è sulla pelle dei cittadini che le leggi lasciano loro il segno, è altrettanto vero che non ci si può affidare unicamente a queste per accrescere cultura e consapevolezza di una nazione, perchè oramai è cosa certa il lento processo in questo modo rimane solo esperienziale e lascia sul campo troppi “feriti” e sgradevoli conseguenze.

Educare la società è parte di quella Prevenzione che qualifica la guida di un paese, e farlo è un dovere, soprattutto nel nostro ambito, in considerazione dell’altissimo numero di separazioni e divorzi  che coinvolge l’Italia. Basti pensare che oltre la metà delle unioni/matrimoni è destinata ad una separazione/divorzio.

I dieci comandamenti che tracciamo, possono definirsi le dieci raccomandazioni che desideriamo se ne faccia carico chiunque guiderà il paese nei prossimi anni. Interventi URGENTI, che non possono più ritenersi secondari nemmeno davanti alla necessità di rifare la legge elettorale. Sia chiaro.

Cosa chiediamo per una sostanziale crescita sociale in ambito separativo in presenza di figli:

  • In un ambito preventivo. Destinare risorse economiche per istituire corsi conoscitivi obbligatori pre-matrimoniali laici, per giovani coppie prima di contrarre il matrimonio o convivenza, riguardanti responsabilità giuridica in ambito matrimoniale e genitoriale allo scopo di aumentare il senso di responsabilità fra adulti e vs i figli. Favorire così la cultura del dialogo e del rispetto oggi ancora troppo assenti. Accrescere la consapevolezza della separazione e della genitorialità conseguente è la mission.
  • In un ambito preventivo. Visto il grande numero di bambini coinvolti, introdurre nelle scuole elementari lezioni di diritto minorile insegnando la Bigenitorialità quale diritto del minore a non perdere la frequentazione dei propri genitori e rispettivi rami genitoriali, (nonni zii cugini etc).
  • In un ambito dispositivo. In seguito a separazioni e/o divorzi, tutelare il diritto di proprietà originaria della casa in riferimento all’originale acquirente/i. Regolamentando che torni entro breve tempo a disposizione del proprietario/i originale/i, pre-separazione, adottando schemi standard per lasciare l’alloggio e in caso di co-acquisto, di vendita della stessa con adeguata ripartizione del ricavato.
  • In un ambito dispositivo. Affidi e Mantenimento adottare come standard nazionale i protocolli di Brindisi e Perugia (modalità applicativa della L.54/2006 e mantenimento dei figli per capitoli di spesa). In casi residuali per il mantenimento “unidirezionale” da un coniuge all’altro a garanzia del suo utilizzo, introdurre il dovere di rendicontazione spese dell’importo da parte dell’altro genitore.
  • In un ambito legislativo. Ridefinire la legge 54/2006 con criteri più in linea con l’affido materialmente condiviso come in uso in altri paesi europei, con percentuali di frequentazioni figli-genitori, minime a partire da 35% un coniuge e 65% l’altro fino al 50% cad. compatibilmente con la disponibilità e il tenore di vita dei genitori/lavoratori. Compensando eventualmente la frequentazioni genitore-figlio, con periodi aggiuntivi in ambito di vacanze, feste e ferie, se durante altri periodi, per varie ragioni esse non sia possibile.
  • In un ambito dispositivo. Organizzare un sistema informativo di “dialogo/rete” fra comuni della medesima regione utile a condividere con ENTRAMBI i genitori, le informazioni e documentazioni anagrafiche, sanitarie, scolastiche, sociali, parrocchiali, dei figli , predisponendo un accesso informatico ed una doppia comunicazione scritta, via e-mail, etc, laddove necessiti il cartaceo, sia a madre che padre.
  • In un ambito dispositivo. Impedire che i figli lascino la casa coniugale ed in estrema ratio che il residuale trasferimento post separativo garantisca regole di serenità a tutela di una frequentazione di entrambi i genitori, distribuendo equamente su entrambi gli oneri derivanti da trasferta.
  • In un ambito legislativo. Definire criteri per cui le denunce rivelatesi false o infondate, affinchè diventino deterrenti per chi le presenta, con conseguenze penali certe. Medesimi accorgimenti per il genitore che ostacola le visite dell’altro genitore o che non si attiene alle disposizioni in sentenza.
  • In un ambito preventivo. Inviare le coppie conflittuali a team di consulenti in mediazione familiare, volti ad ottimizzare le decisioni separative, allo scopo di mediare e tutelare il diritto del minore nel poter accedere ai suoi genitori e nonni. Collegare la prassi della mediazione familiare a tutti i casi di conflittualità, adottando anche soluzioni informatiche come le APP: “Progetto Anthea” o “2Houses” con un’alta valenza collaborativa implicita fra le parti e possibile controllo del loro operato a distanza dal giudice e servizi sociali.
  • In un ambito legislativo. Istituire i Patti Prematrimoniali, nel rispetto delle leggi, prevedendo sia accordi liberi e ad hoc fra le parti, che altri standard “con esempi di riferimento”, favorendo sia la gestione autonoma della coppia, con una registrazione degli stessi: innanzi ad uno specifico referente del Comune oppure, una gestione guidata avvalendosi di un legale di fiducia odi un notaio.
Roberto Castelli – Presidente Associazione “Genitori Sottratti”