Le redazione è consapevole che in merito alla questione di Reggio Emilia, da cui la manifestazione prende spunto, le responsabilità prime, sono da addossare ai SERVIZI SOCIALI di quella città e non al TdM di Bologna, ma è altresì consapevole che il disagio prodotto da questo sistema e dalla sua filiera organizzativa, si ripercuote sempre più sui nostri figli e loro genitori senza risparmare disagio e dolore a nessuno spesso inspiegabilmente e senza le dovute attenzioni e sensibilità.
Vedi: Comunicato stampa

26 Luglio 2010 – Pubblichiamo la cronaca della manifestazione di ieri, lunedì 26 , promossa dal Comitato dei Cittadini per i diritti umani , e scritta da Alessandro Fino –
…Arrivato davanti al Tribunale dei Minori di Bologna con un po di ritardo, strada stretta, quasi nascosta, incontro persone che parlavano dell’intervento del Presidente del Tribunale dei Minori, Dott. Maurizio Millo, il quale aveva dichiarato la sua disponibilità, ma solo su appuntamento. C’è chi segnalava che l’appuntamento lo ha chiesto dallo scorso 19 aprile, senza ricevere nessuna risposta. Lui, l’ho visto in TV su La 7 Gold questa sera, arrancava risposte del tipo“vi ho dato retta” nascosto tra i due poliziotti sulla porta. Una mamma, Eva, ha chiesto di parlare del suo caso e della sua bambina che non riesce a vedere, risposta: -solo su appuntamento-.

Intanto Paolo Roat aveva fatto da semaforo a troupe intervenute per girare o raccogliere per carta stampata. Consegnando anche il documentario del Comitato dei Cittadini per i diritti umani in DVD “PSICHIATRIA un industria di morte” Ne arriva un’altra per Sky e tv venete. L’operatore raccoglie domande cui rispondiamo io, Silvia ed Eva. Abbiamo ricordato le tre associazioni che hanno promosso, dal Comitato dei diritti dei Cittadini di Trento, Gesef e Genitori Sottratti.

Credo che sia la Gente che la Stampa abbiano un’altra idea, dopo quanto avvenuto in provincia di Reggio Emilia con genitori che si sono ripresi la loro piccola da una casa famiglia, contro ogni ordine di distruzione delle famiglie. La gente comincia a capire, a difendersi da sola, ed evidenzia sempre più il fallimento di questo sistema.

Sono state divulgate le ingiustizie, che oggi fanno notizia per le troppe ed in aumento stragi familiari e l’aumento dei sequestri di Stato, bambini “rubati” a papà e mamma, o a papà o a mamma. Nessuno pensa ai diritti dei bambini e nessuno pensa al bene collettivo: la famiglia in una dissoluzione.. indotta.

Tante le persone che si fermano per chiedere perché la manifestazione e segnalano che conoscono il problema. Segnaliamo che è meglio non incappare mai nella strada dei Tribunali dei Minori, ad oggi davvero immersi in una circolare di deficienze grazie anche al lavoro di avvocati e assistente sociali, o Servizi Sociali.

…Ho visto un avvocato uscire impettito con al fianco due persone, aver trattato due donne delle associazioni che con gentilezza hanno chiesto di consegnare un volantino. Rifiuto poi indifferenza. Da lontano il mio intervento ad alta voce con al fianco due poliziotti. Chiedo perché non accetta di avere informazione dal basso, da chi vive il dramma del ladrocinio dei figli e dei sentimenti. Mi avvicino, chiedo se ha qualcosa di cui parlare. Il suo essere impettito si trasforma in un “ho preso il foglio”. Gli diciamo: “Lo legga”. Senza giudicare prima se avesse buon senso. Intelligenza.

Continuiamo con l’indifferenza: Passano due donne. Dicono che devono passare sono OPERATRICI SOCIALI. Si girano e parlano sghignazzando. Già. SGHIGNAZZANDO. E deridevano. Da lì innanzi ai poliziotti d’ordine, sono volate parole di richiamo di alcune donne delle associazioni. Che non hanno i figli. Che li vedono 3 ore a settimana. O nemmeno. C’è gente che passa. Scappano e strisciano via. Viene chiesto loro dove hanno i figli-. Si eclissano nel Tribunale dei Minori.

Dopo poco si ferma un neolaureato di Scienze Sociali. Vorrebbe lavorare ci dice nei servizi sociali. Ma non riesce ad essere mai assunto. Gli chiediamo se è per il suo giovane aspetto ma la sua barba troppa incolta. Ci spiega che i suoi studi sono state delle regole. Come fare questo, come comportarsi in questo caso o in quest’altro. NON DIRE MAI NIENTE A NESSUNO. RISPETTARE GLI ORDINI RICEVUTI. Già non ha mai lavorato e forse meglio per lui non lo farà mai. Non potrà essere un salvatore del mondo. Dice di essere un antropologo, ma in Italia non vengono fatti lavorare. Servirebbero dice. Come aver voglia di lavorare perché lui conosce i problemi sociali e come trattarli. E non è d’accordo sulle impostazioni attuate. Gli diciamo in conclusione che potrà essere una persona che lotta dall’interno per il benessere. In Italia non dà successo. Gli consigliamo di leggere “Presunto Innocente” di Luca Steffanoni. Ringrazia.

Mentre parlavamo, ci ascoltava una donna in scooter. Le chiedo se ha qualcosa da dirci sulla bi genitorialità. Lei è un avvocato. Fredda subito il confronto con un:- “i papà non pagano. Si allontano con sufficienza”- nelle sue parole già la sentenza. La richiamo. La richiamiamo per spiegare cosa c’è da pagare. Se i figli portati via in una separazione sono solo fonte di reddito o di contributi o ricicli di danari pubblici. Non si ferma e ripete “non pagate”. Segnalo che io come altri abbiamo versato e chiesto ma nulla è servito. Comunque vadano le cose anche stando supini agli ordini bisogna solo trasformarsi in oggetti di proprietà. Come i nostri figli rispetto a tutto il sistema virtuoso Tribunale dei Minori, Servizi Sociali, consulenti, ecc ecc.

Si ferma una coppia con un legale. Vogliono portar via la bimba. Sono insieme e lottano perché l’hanno portata via. Il legale ci ringrazia. Ha da fare. Spiega e parliamo. Poi parla con i suoi clienti. Lottano contro il nostro stesso Stato. Guerre intestine. Il nostro Stato esercita lo Jus prime noctis sulle coscienze delle persone. Il nostro Stato. Le nostre Istituzioni. Si parla del caso dei genitori di Reggio. Sostengono in molti l’azione.

Ricordiamo cosa ha dichiarato l’assistente sociale in molti TG nazionali: “la bambina da quando è qui (nda: aveva 2 anni) diceva che non vuole stare con mamma e papà”. Bene Servizi sociali. Ci spiegate come fa una bimba di 2 anni a dire queste parole????? Arriva il ns neolaureato di prima con barba e segnala: si chiama plagio. Bene, ci guardiamo. Sappiamo tutti che siamo in lotta contro un potere che si difende bene. E giù le cifre, le informazioni vere mai dette. Il gruppo aumenta, si discute liberamente di fronte ad un colosso che si nasconde in una strada che deve portare al buio.

Poi una donna, mamma che non vede suo figlio. Chiede di vedere il presidente del Tribunale dei Minori, Millo. Sale su al secondo piano ed in presenza di altre persone smentisce quanto detto al mattino e ripreso e detto anche da La7 Gold questa sera. “Si riceve solo per appuntamento”. La fa entrare nel suo ufficio rinnegando il non poter parlare con “donne in strada”. La richiesta sul bimbo finisce con la mamma che scesa aveva le mani tremanti e ripeteva cosa le era stato detto. Poi telefonata e colloquio con legali e polizia. Un richiamo alla tranquillità. Già perché bisogna saper inghiottire qualsiasi cosa.

VOGLIONO ISOLARCI. COME I MAIALI DA AMMAZZARE PER FARE I SALUMI, MI DICEVA CLAUDIO. È DAVVERO COSI’. Come nella jungla. Nel 2010… in un Paese… evoluto? Mah…

Non siamo soli. Restiamo uniti, proveranno sempre ad abbatterci questi magistrati: non rispondendo a lettere o richieste, non sentenziando alle udienze. uno scarica barile fra servizi sociali su giudici e tribunale minori, psicologi su tutti, avvocati con chiunque…. Tutti a non parlare a non chiarire.
Tutti immersi a far girare i soldi pubblici (tanti) sulle separazioni da creare e i bambini da sottrarre.

Alessandro Fino

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LINK CORRELATI:

http://www.genitorisottratti.it/2010/07/se-rapire-e-lo-stato-o-i-genitori.html

Materiale retrodatato
la difesa del comune dei propri servizi sociali:
http://www.reggio2000.it/2010/07/20/vicenda-anna-giulia-precisazione-del-comune-sul-ruolo-e-i-compiti-dei-servizi-sociali/

ciò che dice la tutrice:
http://www.telesanterno.com/reggio-emilia-bimba-rapita-dgenitori-0719.html


La cosa che ci fa riflettere è che in genere sono i padri che non vedono più i figli, lo dicono le sentenze ed i grandi numeri relativi agli affidamenti esclusivi o finto condivisi, ecco una visone parallela che ci permette di constatare quanti bambini vengano affidati a strutture terze e tolti ad entrambi i genitori.



VENERDI 30 LUGLIO ALLE ORE DIECI DI FRONTE IL TRIBUNALE DEI MINORI DI TORINO MANIFESTEREMO X SARA VIARENGO AFFINCHE TORNI A CASA VI ASPETTIAMO IN TANTI DIMOSTRATE DI CREDERE ANCHE VOI IN UNA RISOLUZIONE DEL CASO…SARA PUO ESSERE INIZIO DI TANTE NUOVE BATTAGLIE NON MANCATE!
sotto la lettera di sara ai nonni