Inizio con il dire che sono un papà di 36 anni orgoglioso di avere una bambina di poco più di due anni, purtroppo ennesimo caso di contesa.

La mia ex moglie ha una sua chiara convinzione che esista una condizione di superiorità della madre sul padre da esercitare nella coppia se si rimane sposati, ed ora anche di più che ci siamo separati.
Per capirci aveva chiesto al giudice, affido esclusivo e un diritto di visita per me che si limitava ad un totale di 24h mensili!

Un giudice ha decretato nei primi provvedimenti che invece l’affido dovesse essere condiviso, due pomeriggi a settimana ed un weekend alterno dalle 16 del sabato alle 19.30 della domenica. Nell’ultima udienza mi ha persino accordato la possibilità di accompagnare la bambina all’asilo per due giorni, oltre quelli già decisi.

Purtroppo nella vita dei figli piccoli capitano anche le malattie, così capita che i giorni in dovrei stare con la bambina saltino, la mamma si rifiuta persino di permettermi di fare visite brevi durante questi periodi e si rifiuta persino di farmi recuperare il giorni in date posteriori. I giudici come si pongono?…beh intanto mi dicono che se il figlio sta male, deve stare a casa e punto….per le visite non se ne parla perchè c’è tensione con la moglie e quindi meglio evitare…..non si esprime ancora sui eventuali recuperi….ma mi avverte che nelle separazioni ci si deve abituare al fatto che i figli non si possono vedere tutti i giorni….chiedo l’estensione del sabato per avere un weekend completo….no…la bambina è piccola….. però mi sento dire che la mamma deve avere tutto il weekend perchè se volesse decidere di andare fuori con la figlia non gli va negato!
E quindi qui sorgono ancora una volta i problemi di tutti….

1) I provvedimenti sia brevi che estesi sono solo ipotetici….le madri mal intenzionate hanno due armi formidabili …la malattia e il clima del terrore e/o tensione…la prima per bypassare i provvedimenti, riducendo di fatto il tempo(già poco) che l’altro genitore ha….e poi giustificare l’impossibilità del genitore a fare visita ad un figlio malato a causa delle tensioni esistenti.

2) Il sistema giudiziario tratta il padre come uno a cui sembra tutto concesso e niente è dovuto…..un padre che chiede di recuperare il tempo con il figlio è visto come un problema….non un bravo padre….
La concessione di accompagnare i figli a scuola un diritto teorico….la madre non la manda in quei giorni e si rifiuta di farti recuperare in altri; farlo presente al giudice un rischio che lo tolga magari per evitare altri motivi di contrasto.

3) Perchè solo il padre si deve abituare all’idea di non vedere la figlia/figlio tutti i giorni? Perchè il diritto della mamma ad andare fuori il weekend è sacrosanto, mentre il mio è limitato? Basta solo dire che la bambina è piccola? O siamo sempre alle prese con i due pesi e due misure?

4) L’accudimento è un fatto fondamentale nella vita di relazione con i figli ..tutti ormai ne sono consapevoli..alcune donne cercano di usarlo per spingere i figli a scegliere un genitore e relegare l’altro al semplice babysitter e bancomat……visto che la legge parla di rapporto equilibrato….è questo questo l’equilibrio che si vuole dare ai figli?

Avrei tanto altro da dire ed altri interrogativi…ma per il momento mi astengo….

Un saluto da un altro papà che non molla!
Massimiliano
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Un saluto a te Massimiliano, che non molli. Sarai così la garanzia per tua figlia che ci sarai sempre.
Essere genitori è una cosa importante di cui non dover mai vergognarsi,
lascia agli altri la vergogna di ostacolare il tuo ruolo.
Un augurio a tutti i bravi genitori come te, che tengano duro perchè le cose cambieranno presto.

La redazione