Il papà che scrive, vorrebbe qualche consiglio… possiamo dargli una mano? Siamo certi che solo il tribunale potrebbe in parte sanare questo bisticcio o forse anche un bel “gratta & vinci” azzeccato…..
Riconoscere i propri figli rappresenta povertà certa, stando a quanto racconta….
Ho comunque riconosciuto il bimbo che amo alla stessa stregua dell’altro.
In sede di divorzio ho chiesto ed ottenuto l’affido congiunto del primo ed ho accettato di corrispondere un assegno alimentare di 350 Euro mensili più la metà delle spese sanitarie, istruzione e straordinarie.
A seguito del riconoscimento del seconda bimbo, la madre ha chiesto l’assegno alimentare.
Nel periodo di dibattimento della causa (dal 2004 ad oggi) io ho corrisposto, a titolo di partecipazione una somma di 100 euro mensili. Ciò in quanto il mio reddito non mi consentiva (e non mi consente tuttora) di versare un contributo pari a quanto stavo già versando per la prima.
Sono un sottufficiale dell’A.M. e il mio stipendio medio si aggira (attualmente) intorno ai 1600 euro mensili.
in considerazione del fatto che ho contratto un mutuo a tasso variabile per l’acquisto dell’abitazione in cui vivo che varia dalle 600 alle 800 euro mensili (con punte anche di 1200).
In data odierna ho ricevuto la sentenza definitiva che determina l’assegno alimentare per il secondo bimbo in 300 euro mensili da versare retroattivamente dal 2004 e, contestualmente, un precetto di pagamento di circa 22.000 euro da versare entro 10 gg dalla notifica.
Ora mi chiedo… è possibile tutto ciò???
facendo due calcoli: 350+300+700 arrivo a malapena a pagare le bollette mensili.
Non parliamo poi quando capita di pagare l’assicurazione per l’automobile.
Sono perplesso.
Anche qualora smettessi di pagare il mutuo: non avrei diritto anche io ad un affitto decente? e non credo di riuscire a trovarne uno con una somma inferiore alle 600…e non sto parlando di quanto mi occorre per nutrirmi e/o vestirmi. La mia domanda è COME POSSO SOPRAVVIVERE?
Non avendo altri beni se non l’abitazione acquistata per 180.000 euro e sulla quale versa un mutuo di 150.
Che devo fare?
Non esiste il diritto alla sopravvivenza?
In considerazione poi che:
*la mia ex moglie lavora più o meno stabilmente e vive con la madre titolare di pensione di reversibilità e proprietaria della villetta in cui vivono
*la madre del secondo figlio lavora stabilmente ed è proprietaria dell’abitazione in cui vive.
Alla fine… sono io che vivo di stenti nonostante cerchi di fare più straordinari possibili (che ormai non vengono più neanche pagati dall’Amministrazione Difesa)
che devo fare? delinquere?
ho già dovuto chiedere un prestito INPDAP per pagare le bollette e debiti pregressi e pertanto mi verrà detratto circa 360 euro mensili per 4 anni.
Ora immagino che mi verrà pignorato lo stipendio (visto che non ho altri beni) e pertanto immagino altri 350 euro di trattenute alla fonte.
Quindi suppongo che la mia prossima busta paga non supererà i 1200 euro.
e da questi dovrei versare 350+300+650=1300
che faccio? cosa non pago?
c’è una via d’uscita da questo tunnel?
io non ce la faccio più.
se poi vogliamo aggiungere anche che… non vedo mio figlio più grande dallo scorso aprile e che riesco raramente a vedere quello più piccolo perchè ha sempre qualche impegno…
ditemi voi… COSA FACCIO???
Spero di ricevere qualche consiglio. non so veramente come uscirne fuori.
distinti saluti
R. Tristani
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Carissimo papà, mi dispiace per questa brutta situazione hai tutta la mia solidarietà, purtroppo in sede di separazione il papà diventa una banca, ma di quelle per cui non è previsto un decreto legge salva banche…a parte polemiche inutili…mi chiedo e ti chiedo…di dove sei?
Te lo chiedo perchè mi veniva in mente una cosa…
La casa dove abiti è grande?O meglio hai almeno una stanza libera?Nel caso potresti o affittarti una stanza da un'altra parte in cui vivi tu, e poi affitti casa tua a stanza, per studenti/lavoratori fuori sede…io che vivo a roma,i padroni di casa con questo giochetto si fanno uno stipendio di 1000 euro o anche di +.
Oppure potresti affittare le altre stanze delle tua casa continuando a viverci tu..ma questa cosa può essere un problema(a pochi piace vivere con il padrone di casa)Quindi forse la prima soluzione è meglio…Se poi anche tu potessi avere dei genitori da cui appoggiarti, allora l'introito dell'affitto lo potresti spendere per pagare il mutuo ed avresti qualche soldo in + per sopravvivere…
Mi spiace che tu non possa neanche vedere il tuo ultimo figlio,pagare per poi non poter usufruire è una cosa inimmaginabile….
Se mi viene in mente altro lo farò presente in questa forma….
Ciao
E'un delirio, non c'è niente da dire e poco da consigliare. Io sto vivendo una situazione simile: per la prima volta quest'anno sto lavorando in perdita!!! (ho un bimbo di 2 anni e mezzo e mi sono separato consensualmente a metà 2009). Ai giudici non frega nulla se l'ex è molto benestante, o come nel mio caso di famiglia ricca (nb: mi basti dire che solo lei vive in una villa di proprietà con giardino praticamente in centro a Modena, ma avrei molto da dire). Io che pago un affitto e che voglio con le mie possibilità mantenere mio figlio, mi ritrovo che pago un assegno di mantenimento, in più in pratica ho le medesime spese quotidiane per i pasti e tutto il resto del tutto analoghe alla mia ex (pur vedendo pochissimo mio figlio, lo vedo per due pomeriggi dalle 18/18.30 fino alle 21.30, e alla domenica dalla 10 alle 21.30, e gli compro vestiti, al 50% medicine, asilo e tutto il resto!!!). Tutto questo ben documentato al giudice, in modo indiscutibile, ho addirittura dato tutti gli estratti conti bancari al mio avv. chiedendo di depositarli in allegato ad una istanza.
Non c'è niente da fare, i giudici che dal canto loro guadagnano una valanga di soldi emettono delle sentenze fotocopia, senza interessarsi della situazione reale che hanno davanti, non gliene frega nulla, non la guardano, non la considerano. I giudici ragionano così:alla madre il “collocamento”, al padre alcune ore di visita semplicemente per non contraddire la legge che parla di affido condiviso e rapporto equilibrato, infine il genitore non collocatario versa un assegno mensile …. ….. … Conclusione: i figli perdono un padre, il padre perdo il suo ruolo di genitore e spesso è ridotto in miseria.
Alla faccia sia della giustizia, sia della legge 54/2006.
L'ulteriore fregatura è che in questo ambito lo corte di appello e poi la corte di cassazione per non sbugiardare i loro esimi colleghi su questa materia, confermano sempre queste mostruosità giuridiche …. in fondo non sono mica loro che perdono la loro genitorialità e saranno ridotti in miseria.
E' uno schifo.
L'unica labile speranza, è quella di spendere ulteriori soldi per un avvocato (!!!), cercare quanto prima di avere anche gli altri due gradi di giudizio, e poi rivolgersi alla corte di giustizia europea.
C'è da dire però, visti i tempi della giustizia Italiana, che a quel punto sarai già a vivere in un dormitorio dalla Caritas.
Mi spiace ma questo è tutto quello che mi viene in mente. Spero di leggere dei commenti con dei consigli più utili, che ben volentieri vorrei anche per me.
indignatospeciale@mediaset.it
ecco un ennesimo indirizzo a cui inoltrare le proteste di casi "pesanti"
Che dire … l'auto è ferma perchè non ho i soldi per pagare l'assicurazione, le rate del mutuo stanno tornando indietro per mancanza fondi,sto aspettando che stacchino le utenze per lo stesso motivo e penso che da questo mese in avanti non riuscirò più a pagare gli alimenti, speriamo di non perdere anche il lavoro … buon natale!!!
Scusate il ritardo ma… ero fuori per lavoro…
Innanzitutto voglio ringraziare tutti per la solidarietà. Vedo che non sono il solo, come immaginavo tra l'altro, ma la cosa oltre a non confortarmi mi indispettisce ancor di più: possibile che non si riesca a spremere sto bubbone e farne uscire tutto il pus? possibile che nessuno dei nostri esimi quanto integerrimi giudici e/o governanti non si sia mai soffermato SOLO un attimo a cercare di, non dico risolvere, ma quantomeno dipanare sta matassa cancerogena che ci sta distruggendo (e non parlo solo economicamente)?
Già… in fondo sono MOLTO più "politicamente" paganti battaglie del tipo contro il maltrattamento degli animali o dell'estinzione della balena bianca o della tigre del bengala…
Con tutto il rispetto ma… di quell'animale chiamato PADRE A DISTANZA che, purtroppo, continua a proliferare con la connivenza di tutto il sistema, non gliene frega proprio niente a nessuno???
certo, salvo poi fare della dietrologia a basso costo nel momento in cui qualcuno commette qualche corbelleria… Lì poi… tutti d'accordo nel convenire che (forse) si poteva far qualcosa per evitarlo… Facile no? è come chiudere la stalla quando gli animali sono fuggiti: che ci vuole?
Mah… scusate il mio sfogo… magari sarà fuori luogo ma… sono veramente frastornato e sconcertato e, sinceramente, non pensavo di arrivarci…
Sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di fare qualcosa di eclatante… ma mi è rimasta ancora un briciolo di speranza e di dignità.
spero di non perdere anche quelle.
Buon Natale a tutti.
Anche io a volte penso ad azioni fuori da ogni regola …. Sono così esasperato, sono così stanco che non ce la faccio più, ma la cosa più brutta che mi fa capire di avvicinarvi velocemente verso situazioni di non ritorno è che la mia esasperazione costante sale ai massimi livelli senza che sia accaduto nulla. Questo è grave, ma sembra che le ex, le loro famiglie, il loro avvocato e il sistema giudiziario questo si aspettino e in realtà questo vogliano. Io ho come la sensazione che un giorno avranno quello che vogliono.