Il giudice non può disporre la divisione della villa di famiglia se i rapporti fra ex sono particolarmente conflittuali [n.d.r,: senza distinguere fra chi crea ad arte la conflittualità e chi la subisce]. Infatti l’immobile dev’essere assegnato alla madre affidataria del figlio. Non solo. Va sempre preservata la serenità del minore [n.d.r.: rectius, dell’adulta che vuol godersi la villa senza l’ex fra i piedi].
Lo ha sancito il Tribunale di Napoli che, con la sentenza n. 9916 del 14 settembre ha pronunciato la separazione fra un gioielliere e la sua ex coniuge.
Inutili le domande dell’uomo per ottenere l’affido esclusivo della bambina, date le ripetute sgridate da parte della mamma.
Nulla da fare neppure sul fronte casa. Infatti i giudici hanno detto no alla domanda di divisione. Sul punto hanno motivato che non solo non è dimostrata l’inutilizzazione dell’immobile nella sua interezza, durante la convivenza coniugale; non solo non è stato dimostrato come l’eventuale divisione possa non nuocere all’habitat familiare per la minore; ma proprio l’inedita virulenza dei rapporti fra i coniugi (e valgano a testimoniarlo le richieste rigettate o strumentalmente proposte nel corso dell’istruttoria, come evidenziate dai magistrati istruttori susseguitisi) esclude categoricamente il vantaggio, per la minore, di una vicinanza porta a porta dei genitori stessi, che risulterebbe fonte di ulteriori dissidi e tensioni, a tutto danno per la piccola [n.d.r.: ma, soprattutto, della madre sull’orlo di una crisi di nervi].
Fonte: www.cassazione.net