Non sapremmo come titolare altrimenti l’inarrestabile, crescente, surreale, tragicomica assurdità delle sentenze dei giudici italiani, che hanno trasformato la culla del diritto in tomba della giustizia

Il genitore decaduto dalla potestà genitoriale deve comunque mantenere il figlio, incluso il 50% delle spese straordinarie sostenute dall’ex partner per corsi sportivi, viaggi o dentista. Il versamento va effettuato a priori e senza la necessità di un accordo. Il padre deve gli arretrati nonostante sia disoccupato.
Sono questi i principi fissati dal Tribunale di Roma che, con la sentenza n. 841 del 2 ottobre 2012, ha accolto la domanda della madre di una bambina, che chiedeva un contributo per il mantenimento della figlia all’ex compagno, già decaduto dalla potestà genitoriale.
Per giungere a questa decisione i giudici hanno ricordato che per effetto della filiazione, anche naturale, sorge a carico di entrambi i genitori l’obbligo di contribuire al mantenimento dei figli minori e tale obbligo non viene meno in conseguenza della sospensione o della revoca della potestà; inoltre, il genitore il quale abbia provveduto in via esclusiva a sostenere l’onere del mantenimento del figlio ha diritto ad ottenere, in via di regresso, dall’altro genitore il rimborso della corrispondente quota, include le spese straordinarie.
Fra l’altro, l’obbligazione di mantenimento del figlio riconosciuto da entrambi i genitori, per effetto della sentenza dichiarativa della filiazione naturale, collegandosi allo “status” genitoriale, sorge con decorrenza dalla nascita del figlio, con la conseguenza che il genitore, il quale nel frattempo abbia assunto l’onere esclusivo del mantenimento del minore anche per la porzione di pertinenza dell’altro genitore, ha diritto di regresso per la corrispondente quota, sulla scorta delle regole dettate dagli artt. 148 e 261 del cod. civ. da interpretarsi però alla luce del regime delle obbligazioni solidali stabilito nell’art. 1299 cod. civ..
Fonte: www.cassazione.net
Commento: quanto è costato, ai contribuenti italiani, questo processo completamente inutile?
E cosa ne ricaverà quella furbona della madre, che l’ha promosso contro un uomo disoccupato e nullatenente?..