Si è tenuta a Pesaro, il 19 Marzo,  una conferenza e dibattito col pubblico, sul tema delle emergenze di una nuova forma di povertà.  L’evento è stato organizzato dalla CITTA’ DELLA GIOIA in collaborazione con l’ Ass. Genitori Sottratti, entrambi associazioni di Volontariato impegnate sul territorio di pertinenza, e col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che ringraziamo. Ben visibile la locandina cliccandovi sopra.
Il tema è legato a due fenomeni che coinvolgono la società da due diversi punti di vista, uno economico frutto dell’azione di “meccanismi” speculativi ed uno sociale legato ai cambiamenti di stili di vita propri della società e tipici di un evoluzione inarrestabiule che rispecchia una sensibilità spontanea propria della società stessa.
La concomitanza dei due fenomeni produce eventi vistosi e dall’incertezza finanziaria al “divorzificio” il percorso s’intreccia e va ad insediare i rimanenti valori presenti sul campo, tra i quali uno importantissimo: -la possibilità, dopo una separazione/divorzio, di continuare a vivere con i propri figli accanto-, nonostante la massima disponibilità dei genitori, e nel dettaglio dei papà. Padri e rematori che affondano il remo in un fiume-sistema che va nella direzione opposta offrendo massime resistenze e ben poche possibilità di svolgere serenamente un compito primario così importante come quello dell’accudimento e della crescita dei figli, aspetti innegabilmente legati alla frequentazione e alla quantità di tempo in questo caso possiamo proprio dire: “CONCESSO” da terzi che s’insinuano nelle vite private con sensibilità spesso discutibili.

L’associazione Genitori Sottratti nasce nel 2008 da pregresse esperienze dei suoi soci fondatori, tra i suoi scopi c’è quello di diffondere prima ancora che il principio giuridico di Bigenitorialità, sancito dalla legge 54/2006, la cultura della Bigenitorialità. Diffondere la conoscenza del dettato normativo e promuovere il concetto di centralità dei propri figli, come soggetti di diritti e non come oggetti di rivalsa o bottino di guerra. Questo intervento culturale, si rende necessario perché la legge sull’affido condiviso, viene sistematicamente elusa dalla magistratura ed il suo rispetto, poco sollecitato dai legali. Malgrado quanto disposto dalla legge, in caso di separazione dei genitori, il figli nati dalla loro unione, subiscono l’ablazione di un genitore che, come nella precedente versione della legge finisce per diventare il genitore di serie “B”, il “non collocatario”, quello dei ritagli di tempo e dei fine settimana alterni, quello che deve pagare e tacere.
Perché la legge non venga attuata, non sta a noi dirlo, dato che siamo di fronte ad una legge dello Stato ma per certo necessita di una pesante rivisitazione più vicina al dettato di legge……sul perché si preferisca una condizione di evidente squilibrio dei ruoli genitoriali ad una di equilibrio tra essi, possiamo fare delle considerazioni: in primo luogo va osservato che litigare conviene, soprattutto a chi gestisce la conflittualità e separarsi costa (dai 3 a 13.000 euro secondo l’EURISPES – Sole 24 ore 27.02.09), separazioni e divorzi riguardano in Italia ogni anno oltre 138.000 coppie (ISTAT 2009 e coinvolgono 93.000 minori). E per non parlare solo di denaro, trattiamo anche l’aspetto relativo all’osservazione e successiva riflessione su di una mutazione profonda che coivolge la società intera e non solo nel nostro paese, ma nell’intero continente, parliamo di cultura sociale e di sofferenza sociale imposta da sguardi poco lungimiranti, che con l‘interesse del minore (Termine a nostro avviso abusatissimo troppo spesso impropriamente ) nulla hanno a che fare.
La relazione con la quale è intervenuto Gabriele Bartolucci Vice
Presidente dell’ass. Genitori Sottratti, è disponibile in formato
pdf, richiedendolo direttamente al suo indirizzo di posta elettronica:
gabrielebartolucci@hotmail.com