Viene chiesta la collaborazione dei papà separati nel compilare un questionario. Può essere leggermente impegnativo ma occorre rammentare che quando si promuovono misure correttive nelle politiche sociali, spesso ci si trova davanti ad un vuoto iper ciò che riguarda un riscontro concreto con la realtà, ad esempio quando ufficialmente si è in assenza di dati. Ecco a cosa serve questo questionario a colmare quel vuoto. Essere protagonisti del lento cambiamento e velocizzarlo, può sen’altro essere anche merito di chi si adopera in prima persona con azioni semplici come questa.
Parliamo di genitori separati, e proprio questo tema che tocca il 49% delle coppie sposate in Italia, è al centro della ricerca che dovrebbe fornire un quadro ancora più descrittivo della situazione. Vuoi essere parte di questa scommessa? Noi ci auguriamo di si.
INIZIA DA QUI:
https://unicatt.eu.qualtrics.com/SE/?SID=SV_cGdKg4M21Q4EXiJ

l’Università Cattolica, attraverso l’Istituto di Antropologia, ha elaborato apposta per i papà separati un questionario per portare all’attenzione degli studiosi, dei politici, dei magistrati e dei responsabili del bene comune in generale il problema dei papà che, oltre a non vedere con libertà o affatto i figli, vengono letteralmente presi a “calci nel sedere” da tutti.

Questo questionario avrebbe dovuto farlo l’ISTAT come ente statistico pubblico, oppure altri enti statistici (come il CENSIS, ecc), ma probabilmente non vi è interesse a fare luce sulla negazione dei “diritti umani” che i papà separati sono costretti a subire. Attraverso questo questionario, articolato e completo, abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce, le nostre esigenze, i nostri diritti umani negati.

Il questionario è stato diffuso a tutte le associazioni di genitori separati presenti in Italia, ma fino ad oggi hanno risposto poche centinaia di papà. Per questo motivo la scadenza per la compilazione del questionario è stata prorogata di un mese. Certo non tutti sono dotati di computer o di connessione internet (in questo caso è possibile spedire via cartacea il questionario), ma se non ci raccontiamo in prima persona, è abbastanza illusorio pensare che lo possano fare altri al nostro posto.
Il questionario, proprio perchè vuole essere esaustivo, richiede circa un’oretta per essere completato, ma prevede che si possano fare pause nella compilazione e può essere ripreso anche in giorni successivi.
La redazione