Papà cattivo significa per contrapposizione Mamma buona?
Ci sono argomenti che al solo evocarne il “titolo” creano
immediatamente una sorta di raggruppamento istantaneo: di qui o di là
della linea di demarcazione. Stereotipi per certi versi complessi che
balzano all’occhio e, se posti in un modo piuttosto che l’altro,
allontanano e scatenano solo polemiche e ci fanno prendere posizione, ma in tutti i casi va detto: -Proprio brutto
il titolo dato a questo evento
-, parliamo dell’incontro pubblico
organizzato da “Linea Rosa” con sponsorizzazioni eccellenti, a Ravenna il 5 Marzo 2015 dal titolo PAPA’ OGGI SEI BUONO O CATTIVO?
Chi, volendo
trattare la violenza familiare verso i minori si esprime così,
crea una faziosa premessa. Dimentica evidentemente la realtà che oltre ad essere fatta anche da brave
persone (e parliamo della maggioranza dei papà), si arrocca in una posizione
definibile “guerrasessista” che apre ad uno scontro fra padri e madri o uomini e donne, ma ben difficilmente  favorisce il dialogo con tutti, se non schierati e parziali a prescindere.
Vogliamo partire da un dato importante che qui sfugge?: La violenza
familiare! Bene! ma allora facciamolo con profonda onestà e umiltà,
assumendoci tutti le reciproche responsabilità, senza dimenticare ad
esempio ciò che ci hanno narrato le recenti cronache sui quotidiani in ambito
infanticidio compiuto da madri. Una cronaca quotidiana con una concentrazione tale negli ultimi due mesi da destabilizzare tutti.
Ma, dove è finita quell’indagine di Telefono Azzurro basata sulle
denuncie dei bambini che indica che in ambito familiare sono proprio le
donne ad essere più violente verso i figli? Poi che ciò sia vero in
virtù del fatto che passano la maggior parte del tempo con loro è pure
una conseguenza diretta ( che potrebbe essere argomento di discussione, poichè espressamente voluta ma non da noi!) ma diciamocelo dove sono questi demoni? E soprattutto sono solo di un genere sessuale?

Grande stupore mio e di tante
altre persone sono gli SPONSOR, e mi domando, pur
nonostante Telefono Azzurro con le sue ricerche, avremmo mai trovato tanta
disponibilità se avessimo organizzato un evento per un giovedì mattina
(lavorativo!!! chi ci andrà? chi non lavora? chi è a casa garantito? boh!??) intitolato: MAMMA OGGI SEI
BUONA O CATTIVA? “La violenza familiare davanti ai bambini”?

Così, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Lions Club Ravenna sez. Dante
Alighieri, la Provincia di Ravenna, il Comune di Ravenna, La Presidenza
del Consiglio dei Ministri, dobbiamo ritenere che siano tutti allineati equamente e equidistantemente disposti
anche a favorire iniziative che trattino senza pregiudizio alcuno pure la violenza materna in ambito familiare? No perchè diciamocelo, mica è una mia invenzione! E vista la conclamata esistenza del fenomeno, saremmo tutti
davvero curiosi di saperlo, offrirebbero sponsorizzazioni analoghe anche a ruoli invertiti?

Detto questo, la cosa che ci preme evidenziare e che
sfugge ai più è che la violenza non ha sesso, nemmeno quella endo-familiare a questo avrebbero dovuto pensare tutti,
invece travolti da un “genderismo” che evoca “protezionismo a prescindere” gli sponsor e pure Linea Rosa dimenticano di porsi in maniera simmetrica, e vada per Linea Rosa (ha un nome che indica lo schieramento), ma gli Sponsor ?

Potrebbe essere questo evento una denuncia o un ennesimo
tentativo per ottenere finanziamenti pubblici a “sesso unico”? Non ce
ne meraviglieremmo soprattutto con quel titolo. Dunque potrebbe essere che la
battaglia contro il femminicidio sposta il suo asse sulla coppia
indissolubile madre-figlio? O è un altro territorio/terreno sociale da sostenere con denaro pubblico e tutelare secondo un ordine cromatico ben preciso: il rosa, appunto?

La violenza endo familiare è una realtà, lo è sempre stata, la famiglia è un contenitore ideale per vivere sereni o fare scintille, ma diciamo soprattutto che della famiglia ci si ricorda solo quando scoppia (e qui parlo del disinteresse e poca avvedutezza delle istituzioni, della politica distratta e disinteressata o più interessata al gioco delle poltrone) ma mai possibile che si frazioni la tutela delle persone  dei componenti della famiglia in questo modo?

A voi ogni riflessione, ma tanto per equità e onestà vi lascio materiale visivo di Telefono Azzurro e dell’ Osservatorio Pediatrico Nazionale sulla salute dell’Infanzia e dell’Adolescenza, giusto per una collettiva maggiore consapevolezza ma anche per rendersi conto che esiste dell’altro evidentemente sottaciuto che non fa parte certo di informazione faziosa.  A quando un osservatorio che prescinda da guerre di genere? Sarebbe decisamente ora.

Roberto Castelli, Presidente Ass. Genitori Sottratti.