E’ innegabile,
molti subiscono torti, alcuni pure ingiustificati, molti non vivono più bene, qualcosa
dentro li consuma da quando hanno perso i figli in seguito alla separazione
coniugale, perché non hanno più pace.

VOI CREDETE CHE
SIANO TUTTI UGUALI QUESTE “VITTIME”?

la risposta è
chiarissima: -NO-

 

E Tu, a che razza appartieni?

La prima razza è composta da quelli che il massimo del loro impegno lo manifestano
lamentandosi, dando la colpa agli altri, alle istituzioni e si aspettano che
per magia divina, o..perché -io pago le tasse quindi devono prendersi cura di
me- e si aspettano con la massima convinzione che qualcuno faccia qualcosa per
loro e al posto loro. Che qualcuno sia nato per risolvere i loro problemi,
insomma dei risolutori conto terzi. Perché loro sono spossati, abbattuti,
espropriati di attributi in pratica VINTI. Sono affaticati e reagire costa
energia, e…tanto qualcuno farà qualcosa….
Spesso poi
riempiono Facebook di articoli che pochissimi leggeranno (senza alcun beneficio
sostanziale rispetto a prima di averli letti), articoli copiati da altri per
condividerne virtualmente il dolore, e li pubblicano poi come meteore impazzite
ovunque, anche sul profilo più illogici, compreso quello dei collezionisti di
sorprese degli ovetti kinder.
Sono persone che
urlano il loro dolore come se tenessero la testa dentro una scatola di scarpe, in
un dialogo sordo-muti, alcuni, poi, i più arditi, si cimentano anche in
critiche, bravissimi a dire agli altri cosa dovrebbero fare…(gli altri!)  pronti a criticare e a trovare conforto
con confratelli e consorelle che vivono nella medesima dimensione di pietosa
frustrazione, che come loro piangono e si dimenano dal dolore, senza aver
nemmeno un idea di come si possa reagire veramente.
A queste persone
auguriamo di trovare conforto presso dei frati confessori. Non servono
a se stessi, men che meno ai loro figli, anzi affollano un pietoso mercato di
mendicanti ad oltranza che non riconquisteranno mai più dignità, salvo un bel colpo di reni!.
Poi, ve ne sono
altri, la seconda razza, che si
mettono in gioco di prima persona, che si coordinano magari con altri. Sono
persone che non aspettano l’arrivo della cavalleria (che non c’è) e cominciano
ad organizzare loro stessi la cavalleria e farla divenire realtà, con quella
dignità tipica di chi vuole reagire e i suoi “attributi” li possiede
ancora. Queste ultime sono persone che non lasciano che gli eventi siano
immodificabili, semplicemente poiché hanno la consapevolezza e non credono che
tutto ciò che hanno subito, sia giusto, ma anche perché possiedono la fantasia di
immaginare qualcosa di meglio. 
Persone che immaginano un domani diverso in primis per loro stessi, e
certamente per i loro figli.
Queste persone
rappresentano il futuro, quelli che comunque provano a cambiare questo stato di
cose. Spesso sono persone che hanno perfettamente compreso i fallimenti e le false
promesse della politica, ma come “cittadini” rappresentano ancora la base della nazione
attiva, viva e rappresentativa, e si assumono la responsabilità di essere
PRO-ATTIVI, ovvero essere loro stessi per primi coloro che il futuro lo
scriveranno per non consentire che sia una banale replica del passato. Diventando
protagonisti in prima persona, senza delegare più nessuno, ma assumendosi la
responsabilità di verificare se esiste “dell’ altro”, del “meglio” del “migliorabile” cercandolo e
facendolo proprio e condividendolo poi con tutti.
Sono queste le
persone che reagiscono assumendosi ANCHE la fatica di esserci, la fatica di
partecipare, la fatica di costruire e di stare nei luoghi del cambiamento, sono
questi i cittadini attivi che tengono alta la loro dignità e che non li
spaventa reagire, e che rappresenteranno sempre più il futuro di questo stato,
oggi al tramonto per molti aspetti, domani, fatto di partecipazione e maggiori e migliori sensibilità, ma anche di migliori cittadini e migliori genitori.
Le persone attive,
dunque, non temono di collaborare con semplici gesti, perché sanno che il
cambiamento passa attraverso le loro mani e la loro disponibile collaborazione.
A QUESTE PERSONE
CI RIVOLGIAMO, INVITANDOLE A COMPILARE il questionario, primo nel suo genere in
italia, sulla relazione FRA CITTADINI E SERVIZI SOCIALI, perché non serve
lamentarsi, ma OCCORRE testimoniare. Chi ha avuto relazione coi Servizi
Sociali, dal 2007 ad oggi, rappresenta un indispensabile elemento di
testimonianza della qualità, professionalità, dei servizi ricevuti. Dunque, per
una volta, anche quelli della razza dei VINTI, possono reagire con modesta
fatica e perdita di tempo, mentre per gli “altri”, beh comprenderanno
che poter avere una casistica estesa, ed una lettura di tutti i dati pervenuti,
avremo il ritratto di una situazione che può certamente essere migliorata,
ottimizzata, proprio per un futuro migliore di relazione fra cittadini e
Servizi Sociali stessi.
Perché un questionario?
Lo scopo è quello
di fornire ai Politici accorti, agli operatori dell’area Minori e Famiglie e
tutti gli altri operatori, un ulteriore strumento di verifica in forma chiara
e  garantita dall’ Università di
Padova, che si occuperà dello screening dei questionari e fornirà delle “tabelle
di lettura” , grazie allo staff di ricerca del Professor Gian Piero
Turchi, che garantirà serietà e attendibilità dei risultati.
DUNQUE CHE
ASPETTI?
Ora, se appartieni
alla razza n.1, è il momento della riscossa, non devi gonfiare alcun muscolo,
ma solo attivare il cervello!
Se invece sei una
persona Pro-Attiva, sai già che non devi perdere tempo…ti basterà clikkare su uno dei due link sottostanti ed avrai fatto il tuo dovere !!!
Questionario  interattivo: file da scaricare in pdf, compilare al computer, SALVARE! e
rispedire via mail:
Questionario da compilare a mano: file da
scaricare in pdf, stampare, compilare a mano e rispedire postalmente:
Sia il popolo bue
che il popolo Pro-Attivo ne beneficeranno!
Grazie a tutti
Roberto Castelli
www.genitorisottratti.it