pinocchia E no! Non sarebbe accaduto..

Il titolo poteva essere anche “L’Infame” perché è una storia di bassezza umana e di viltà, aspetti che direte voi non si possono curare e sono insiti nelle persone; ragionamento vero solo in parte perché Stefano (nome di fantasia di un papà associato) cercando con avvocati e mediatori un accordo con la ex per l’affido dei figli, alla fine di un faticoso percorso di trattative si è scontrato con una denuncia di violenza sessuale. Una denuncia vera, ma basata su una falsità, l’ennesima e definitiva azione funzionale ad ostacolare fino a interrompere la frequentazione dei figli per ics mesi… e nel frattempo gestirli indisturbati come meglio la signora ritiene, senza accordi e mediazioni.

Dico “ics” perché non sappiamo per quanto tempo sarà immutata la situazione. Si sa, la giustizia non è propriamente veloce nel dirimere queste questioni, mentre è assai più sollecita a bloccare le frequentazioni fra il genitore vittima di denuncia e i propri figli, poiché adotta un automatismo procedurale.

Sulla correttezza di Stefano mettiamo noi la mano sul fuoco e avendolo seguito per mesi nel lungo percorso che ha caratterizzato la sua storia, una storia così simile a tante altre agite da genitori scorretti che oggi hanno vita facile, espedienti con cui sgattaiolare e ben pochi rischi anche in caso di fraudolenza. Avrete sentito parlare vero di Accuse strumentali ?.

Ricollegandomi al titolo, se la ex di Stefano avesse compiuto una “falsa” denuncia con la legge 735, non solo perderebbe la potestà genitoriale, ma pagherebbe anche una penale in denaro e altri come lei capirebbero che le false denucie sono atti di violenza che comportano un prezzo da pagare.  Possiamo dunque affermare che saranno i benvenuti tutti gli strumenti utili a disincentivare queste azioni che hanno un unico scopo, produrre l’allontanamento dell’ altro genitore dai figli.

Benvenuta dunque ogni regola che vada nella direzione della soppressione dei comportamenti violenti come le accuse strumentali e che riconduca la coppia genitoriale a una più matura responsabilità fra le parti, ma prima ancora, verso i figli.

SI! Manca una educazione di base per una sana Bigenitorialità soprattutto in quegli ambiti del “possesso” ove si ritiene che basti un solo genitore per i figli o dove si confondono i due livelli relazionali, fra genitori e fra genitori e figli.
Dopo una separeazione, c’è molta anarchia manca l’abitudine all’accordo, così troppe coscienze possono prendere pessime strade, oggi è lecito. Se fosse già attiva la legge 735, invece le cose inizierebbero a prendere un’altra piega e prima di denunciare falsamente una persone, davanti alla possibilità di perdere il diritto naturale alla genitorialità, ci si soffermerebbe a riflettere sulla possibilità di un accordo. Abbiamo bisogno di strumenti educativi proprio come il ddl 735, e come nessun disegno di legge precedente ha mai proposto, e crediamo che le denuncie siano sacrosante se reali, ma nulla di peggio se strumentali!.

A Stefano diciamo, –Stai sereno, ora non dipende da te -.
Incitiamo il suo avvocato ed il giudice a darsi da fare il più possibile per portare a galla la verità e rendere più breve possibile questo fazioso distacco dai figli che Stefano ha sempre amato e dai quali è sempre stato ricambiato.

Come associazione che si occupa di padri e di madri, ma anche di nonni, non vediamo l’ora di accogliere a braccia aperte sostanziali modifiche alla legge sull’affido dei figli nonchè al diritto di famiglia per iniziare finalmente a far crescere una società migliore. Esempi ne abbiamo nei paesi nord europei, dove i conflitti sono scesi laddove nuove regole sono intervenute ed è cresciuta la cultura del rispetto di tutti.

Roberto Castelli
presidente Associazione “Genitori Sottratti”