Nonnagiovane8 Marzo 2019

    Buongiorno, ho bisogno della tua saggezza e soprattutto del consiglio di un amico! Proverò ad esser sintetica. Da sempre, la mamma di mio nipote, che sta con lei 20 giorni su 30, manipola il bambino. Ultimamente, in modo molto pesante. Michelangelo ha compiuto 7 anni e ogni tanto riferisce casualmente quello che gli dice la mamma.(“papà non vive con noi perché era cattivo e mamma lo ha cacciato, non dare ascolto a papà.. tu devi fare quello che ti dice la tua mamma, non hai due case, casa è questa dove vivi con mamma… ecc”) In questi 8 anni, si è sposata una seconda volta e si è portata il bimbo in viaggio di nozze (con mio figlio era solo una convivenza durata due anni, ma aveva già un divorzio alle spalle) Michelangelo, quindi, fino all’età di 3 anni ha vissuto con un “babbo” nuovo. Lei lo faceva chiamare appunto babbo. Anni durissimi, assistenti sociali, avvocati ecc. tutto inutile. Poi ad aprile nel 2017 divorzia una seconda volta e tenta di rimettersi con mio figlio, ma visto che non trovava riscontro, sentendosi rifiutata, si è incattivita.

     Ha frequentato altri uomini, relazioni brevi in cui ha sempre trascinato e coinvolto il bambino, presentandoli come amici. L’anno scorso estate 2018, relazione durata (circa 6 mesi)  vacanze IN CASA AL MARE del fidanzato di turno, ovviamente portando con sé il bambino, facendolo dormire da solo, quando di routine, tutt’ora lo fa ancora dormire con lei. Finisce nel nulla anche questa storia, qualche mese di apparente tranquillità fino a pochi giorni fa, poi di nuovo il delirio.

Michelangelo parlando col papà, racconta, come fa di tanto in tanto, spontaneamente, che è andato a cena a casa di Dario, un amico di mamma. La cosa finisce lì. In separata sede, a distanza di giorni, mio figlio parlando con la mamma (il bambino si era fratturato un ditino e a scuola si era sentito male più volte in pochi giorni, per cui la sentiva x avere notizie)… Durante una telefonata mio figlio le ha chiesto se si era fidanzata di nuovo e l’ha esortata a non coinvolgere Michelangelo per l’ennesima volta.

    Da questo, mercoledì scorso quando mio figlio ha riportato a casa della mamma il bambino, è nata una discussione. Mio nipote era nella sua stanza, ma ovviamente poteva sentire. È finita che la mamma ha schiaffeggiato il papà. (ha fatto molto di peggio anche in passato, lo ha anche ferito al volto con un coltello, andato al PS,  mai denunciata x rispetto di Michelangelo anche se c’erano le prove di registrazioni). È il suo modo di fare. Mio figlio non l’ha mai toccata, ha parato i colpi e se ne è andato dicendole che l’avrebbe denunciata, ma ovviamente non lo ha fatto, ha cmq registrato tutto. Ha avvisato dell’accaduto l’assistente sociale che li ha seguiti in questi anni senza mai essere determinante, una osservatrice a distanza un aiuto assai poco efficiente.

Ieri sera, come sempre, da qualche mese a questa parte, mio figlio fa una videochiamata su watspapp, sul cellulare di Michelangelo (il bambino ha un cellulare che usa solo quando la madre è in casa), prova più volte, ma non riceve risposta, per cui telefona alla mamma,  che dopo svariate chiamate risponde e ricomincia con insulti… dice a mio figlio che lei lo ha bloccato sul suo cellulare, che ha bloccato anche il WhatsApp di Michelangelo, e che non deve intromettersi nella sua vita privata. Michelangelo era vicino alla mamma perché mio figlio lo sentiva piangere e dire non è giusto, voglio vedere papà!

     Forse le preghiere di Michelangelo o le minacce di denuncia che le rivolgeva mio figlio, l’hanno convinta … Alla fine, figlio e padre hanno fatto una videochiamata e Michelangelo era sconvolto.. Si vedeva che aveva pianto.. L’assistente sociale è stata aggiornata da mio figlio, di questi fatti e di altri problemi che sta manifestando il bambino a scuola, dove fatica a socializzare, si lamenta sovente di mal di testa (reali, inventati? Boh!) Il pediatra ha consigliato di monitorarlo, ma anche in questo caso, la madre mostra superficialità accusando mio figlio e tutti noi di essere esagerati e soffocati. Non lo segue nei compiti, né sono prova le note sul diario che coincidono con i giorni in cui sta con lei.  Quando sta col padre o con me gli controlliamo tutti i quaderni e spesso gli facciamo fare anche i compiti precedenti che lei non ha seguito.

    Abbiamo vegliato fino alle tre di stanotte, mio figlio è sconvolto e piuttosto preoccupato x Michelangelo. Ora è fuori x lavoro ma la settimana prossima vorrebbe sentire di nuovo l’assistente sociale.

Ritieni sia la strada da perseguire? So che comprendi il nostro dolore e la preoccupazione ed il tuo parere conta moltissimo. Ti chiedo scusa x tutto il disagio che ti creo. Volevo telefonarti, ma oggi sono distrutta e non riesco a sostenere una conversazione. Personalmente però, temo che l’intervento di terzi,significherebbe esporre Michelangelo, già sensibile di suo, a confronti devastanti. Ho invitato mio figlio a mantenere il più possibile la calma, continuando a seguire il figlio, come sta facendo senza desistere, ma evitando contatti con la madre, lo stretto necessario. Possiamo solo dare il massimo dell’amore a Michelangelo.. crescendo forse capirà da solo….