“La verità è che è diventato un grande business, tra avvocati, consulenti, cooperative e case famiglia”, denuncia Roberto Castelli, che ha fondato Genitori Sottratti, organizzazione attiva a Bologna dal 2006, che si occupa di supportare i genitori in difficoltà durante e dopo le cause di divorzio. “La legge 54 del 2006 disciplina l’affido condiviso ma lascia ampia discrezionalità al giudice, che nella stragrande maggioranza dei casi decidono ANCORA di collocare i bambini presso le sole madri, così  si innesca un processo di alienazione parentale che trasforma i papà in genitori di seconda fila che servono soltanto a pagare il mantenimento”. “Il padre – continua Castelli – diventa una figura di servizio che non riesce più ad avere un vero rapporto significativo con i figli, mentre il diritto dei bambini, che dovrebbe essere garantito proprio da questa legge, sarebbe quello di poter avere entrambi i genitori” egualmente responsabili della sua crescita educazione e cura.
E’ ora di cambiare musica e rispettare i diritti dei bambini e non far gravare su di loro la separazione degli adulti. Ma la cosa più assurda è dover assistere agli sforzi assurdi e all’impoverimento conseguente alla separazione dei papà che desiderano stare accanto ai propri figli, se la ex moglie che intende ostacolarli, mentre lei di default viene posizionata in una “zona franca” con evidenti vantaggi in tutti i sensi, che certamente non la fanno desistere dal mantenere una posizione di superiorità in cui la legge la garantisce, come unica sostanziale tutrice dei figli di entrambi.
Solo il posizionamento dei figli al centro della coppia genitoriale,DA SUBITO, potrà porre fine alla maggior parte di battaglie fra separati ed andare realmente a suffragare il diritto minorile. A distanza di quasi 14 anni dal 2006 anno dell’entrata in vigore dell’affido condiviso, ancora nessuno vuole modificare quell’impianto di legge, così facilmente bypassabile e così iniquo.

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